Salvare la faccia. Questo è l’unico obiettivo che il Pescara può raggiungere dopo la sconfitta interna contro il Siena che sabato scorso ha praticamente tagliato fuori i biancazzurri dalla corsa alla salvezza. Con un solo punto raccolto nelle tredici partite sinora disputate nel girone di ritorno, la formazione biancazzurra ha vanificato quanto di buono costruito prima del giro di boa, mandando in fumo il patrimonio di venti punti che ora, a conti fatti, avrebbe consentito al “Delfino” di conservare la categoria. Ai ragazzi di Bucchi, ormai, non sono rimaste che le briciole prima del tour de force che li vedrà affrontare in sequenza Roma, Napoli e Milan. La prima tappa del finale di stagione si terrà domenica pomeriggio allo stadio “Olimpico”, la seconda della stagione dopo il 2-0 rimediato dalla Lazio. Senza più traguardi a portata di mano, non c’è che da evitare quella che agli occhi di tutti sta maturando come una vera e propria catastrofe.

Sulla sponda giallorossa del Tevere, invece, si lotta strenuamente ottenere un posto valido per la qualificazione in Europa League. L’ambiente capitolino è alle stelle dopo l’accesso alla finalissima ottenuto nella serata di mercoledì con la vittoria esterna sul campo dell’Inter. In vista del derby con le “Aquile” che si terrà a fine maggio, i ragazzi di Andreazzoli punteranno dritti alla stella d’argento ed il match con la “Cenerentola” del torneo potrà costituire un buon banco di prova per verificare lo stato di forma di molti uomini che potrebbero rivelarsi utili nel rush finale.

I PRECEDENTI – In cinque occasioni gli abruzzesi hanno incrociato il cammino della “Lupa”. Tuttavia, i padroni di casa non vincono contro i biancazzurri dinanzi al pubblico amico dalla lontana stagione 1987-88. Negli ultimi due match, infatti, sono stati proprio i pescaresi ad uscire dallo stadio “Olimpico” con l’intero bottino in palio. Il bilancio complessivo, dunque, è di tre vittorie dei capitolini contro due degli adriatici.

Il primo incontro risale all’annata 1977-78 ed in quell’occasione la Roma s’impose per 2-0 grazie alle reti di Guido Ugolotti al 51’ minuto e di Valter Casaroli al 63’. Medesimo esito due stagioni più in là: cambiano solo i marcatori. Carlo Ancelotti aprì i giochi al 52’, mentre Roberto Pruzzo raddoppiò a tredici giri d’orologio dal novantesimo. L’ultima e più consistente vittoria è datata 20 dicembre 1987: i romanisti passeggiarono sui ragazzi di Galeone, fermando lo score sul 5-1. Massimo Agostini fu il mattatore della sfida con una doppietta (6’ e 55’). L’autorete di Romano Galvani favorì il raddoppio dei padroni di casa, mentre Giuseppe Giannini e Roberto Policano completarono il pokerissimo. Ci pensò il bosniaco Blaz Sliskovic a salvare l’onore dei biancazzurri con la rete del temporaneo 4-1 all’ottantesimo minuto.

Nella stagione successiva, invece, fu una tripletta del brasiliano Tita a tramortire la Roma: il centravanti brasiliano andò in gol al 45’, al 55’ ed al 70’, rendendo praticamente inutile l’acuto di Giuseppe Giannini su calcio di rigore al 60’ minuto. Un bolide di Salvatore Nobile, invece, decise l’ultimo match nella massima serie fra le due squadre: la rete del terzino sinistro ex Inter e Lecce permise ai biancazzurri di bagnare il ritorno in massima serie (stagione 1992-93) con un successo a venti minuti dal termine.

LE STATISTICHE – Sarebbe stata la partita del cuore per Zdenek Zeman, ex tecnico del “Delfino”. Ed invece, le alterne fortune del boemo sulla panchina giallorossa hanno portato al suo esonero poco dopo il successo dei suoi nella sfida d’andata dello stadio “Adriatico”. Al suo posto, ora, c’è Aurelio Andreazzoli, il quale sembra aver riportato serenità all’ambiente: nelle sue nove partite in sella alla Roma, sono maturate ben cinque vittorie, alternate da due pareggi ed altrettante sconfitte.

L’arrivo del neo-tecnico ha rimesso in carreggiata la “Lupa”, la quale ha notevolmente migliorato la sua posizione in classifica. La filosofia del cinquantanovenne ha giovato all’economia dei romanisti, i quali hanno conservato l’affidabilità fra le mura amiche e migliorato il trend esterno: dinanzi al pubblico amico, i giallorossi hanno raccolto otto successi, pareggiato quattro volte e perso tre volte (Bologna, Cagliari ed Udinese). Degli abruzzesi, ormai, sembra quasi superfluo fornire dati, visto l’unico punto raccolto nelle ultime tredici occasioni.

LE PROBABILI FORMAZIONI – La doppietta di Destro in Coppa Italia contro l’Inter ha sensibilmente aumentato le possibilità di vedere il centravanti ex Siena in campo dal primo minuto, dirottando in panchina Osvaldo. Per il resto, il tecnico giallorosso non fa sconti, schierando la miglior formazione possibile. Sicuri i forfait degli squalificati Balzaretti e Burdisso e dell’infortunato Florenzi, uscito malconcio dalla semifinale di mercoledì sera.

In casa biancazzurra, invece, Bucchi conferma il 4-2-3-1 che ha dato segnali di risveglio contro la Juventus ed il Siena ma che, però, non hanno fruttato alcun punto. Recuperano cammin facendo diversi elementi, come Weiss che dovrebbe rivedersi in panchina dopo un lungo infortunio. Cosic, tornato ad allenarsi in maniera regolare, dovrebbe dar fiato a Krøldrup, la cui condizione non è brillante. Out D’Agostino, in mediana si rivede Rizzo accanto a Togni. Cascione verrà riproposto nel ruolo di trequartista alle spalle di Sforzini, unica punta, ed al suo fianco agiranno il confermato Caprari e Celik: lo svedese prende il posto dello squalificato Sculli.