Il derby termina 1 1, ma entrambe le squadre, al fischio finale di Mazzoleni, hanno di che recriminare. La Lazio avrebbe potuto chiudere la partita al 49', quando Hernanes si è presentato sul dischetto con la squadra già avanti di un gol, mentre la Roma non è riuscita a sfruttare oltre 20 minuti di superiorità numerica per l'espulsione di Biava.

Tatticamente il piano di Petkovic è parso chiaro fin da subito: due linee molto basse e compatte, pronte a intercettare le traiettorie di passaggio di De Rossi, lasciato libero di impostare assieme ai centrali di difesa, e rapidità nel contropiede con il rientrante Klose unico terminale offensivo. Andreazzoli cambia rispetto al suo standard, proponendo una difesa a 4, riportando Pjanic sulla trequarti campo e lasciando a quest'ultimo e a Totti il compito di innescare Lamela in versione prima punta e sempre pronto a cercare la profondità alle spalle di Cana.

LAMPO HERNANES - Dopo 15 minuti di studio, in cui entrambe le squadre si dimostrano impaurite nel tentare la giocata decisiva, ecco, quasi senza preavviso, giungere il vantaggio biancoceleste. Tutto nasce da un calcio d'angolo in favore della Roma, sulla cui ribattutta scatta la ripartenza laziale. Hernanes riceve palla al limite dell'area, se la sposta sul sinistro e lascia partire un missile che si insacca sotto l'incrocio dei pali. I giallorossi accusano il colpo. Al 20' Lulic taglia con i tempi giusti in area di rigore, calcia in spaccata col destro, ma trova sulla sua strada un grande Stekelenburg. Il resto del primo tempo è di marca Lazio, ma il punteggio all'intervallo rimane 1 0.

SECONDO TEMPO - La ripresa sembra iniziare nel migliore dei modi per la squadra di Petkovic, quando, su un innocuo cross dalla sinistra dello scatenato Lulic, Marquinhos interviene col braccio. Mazzoleni non ha dubbi e assegna giustamente la massima punizione. Sul dischetto si presenta Hernanes, pronto a siglare la sua doppietta personale, chiudere la partita e andare sotto la curva nord a festeggiare. Il suo tiro, però, finisce clamorosamente largo e si perde sul fondo alla sinistra di Stekelenburg. Per la Roma quest'errore è una linfa vitale. Andreazzoli cambia e inserisce Destro per lo zoppicante De Rossi, stoico a resistere per buona parte del primo tempo e l'inizio del secondo da infortunato, dando un maggior peso all'attacco. I giallorossi ci credono e trovano il pareggio al 57' con Totti che trasforma dagli 11 metri un rigore sacrosanto, causato dall'atterramento di Pjanic da parte di Hernanes. Al 63' su una sassata dai 30 metri del capitano della Roma respinta corta da Marchetti, è Florenzi a sfiorare il 2 1, ma la sua conclusione colpisce il portiere laziale ormai a terra. 

LAZIO IN 10 - Al 69' Biava viene espulso per doppia ammonizione e le sorti dell'incontro sembrano volgere dalla parte dei giallorossi. L'assedio degli uomini di Andreazzoli provoca un clamoroso gol sbagliato all'80' da Lamela, che non riesce a chiudere di testa da due passi un calcio d'angolo di Totti e una punizione a 4 minuti dalla fine dello stesso Totti su cui Marchetti si supera, ma niente più.

Il pareggio, in definitiva, scontenta sia la Roma, che resta lontanissima dal terzo posto e ancora  a - 3 dai cugini e dal conseguente ultimo posto utile per l'Europa league, sia la Lazio che non sfrutta il pareggio del Milan, non avvicinando, quindi, la zona Champions.