Due giorni di stacco, ora la fase cruciale. A San Pietroburgo, va in scena la prima semifinale, sulla carta quella più attesa. Cunha dirige Francia - Belgio, fischio d'inizio alle ore 20. La Francia di Deschamps è la principale candidata al titolo, l'unica "grande" rimasta all'interno della rassegna iridata. Conferma ai quarti con l'Uruguay - pesante l'assenza nella Celeste di Cavani - un attestato da mettere sul piatto di fronte al Belgio. Hazard si presenta alla testa dei rossi, è il diamante in grado di contagiare i compagni, di domare la ribalta iridata. Martinez bussa alla porta della storia, consapevole della forza di un gruppo cementificato dal ritorno sul Giappone e dalla nobile affermazione con il Brasile. Prima tempo devastante, per cinismo e qualità nel ribaltare il campo, secondo in trincea, alla mercé dei talenti della Selecao. Un Belgio a due facce, chiamato a cancellare qualche nube nell'incontro odierno.
Deschamps ha pochi dubbi, spazio a chi finora ha convinto di più. Giroud è il titolare, gerarchia offensiva riscritta dopo la prima partita. Un ariete in grado di aprire spazi per i movimenti di Griezmann e per gli inserimenti da dietro, in primis di Mbappè. Sul fenomeno del PSG si riversano le principali attenzioni, ma non deve passare in secondo piano la forza mediana della nazionale transalpina. Kanté è, parola di Hazard, il più forte al mondo nel recupero palla, Pogba abbina talento e stazza, è il grimaldello per spezzare in due la resistenza del Belgio. Unico ballottaggio per il ruolo di esterno sinistro nel tridente alle spalle di Giroud. Tolisso e Matuidi sono in corsa per una maglia. Hernandez e Pavard, consacrati dalla campagna di Russia, sono i laterali bassi, Umtiti e Varane oscurano Lloris.
La squalifica di Meunier complica i piani di Martinez, manca l'unico esterno in grado di fornire un reale equilibrio. Probabile il rilancio di Carrasco, più abile però in sede d'attacco. La Francia può trovare qui un varco per penetrare nella linea rossa. Kompany dirige Vertonghen e Alderweireld, Courtois, decisivo con il Brasile, tra i pali. Il tecnico conferma Fellaini nel mezzo, fondamentale la fisicità del centrocampista in forza allo United. Witsel si pone davanti ai tre dietro, De Bruyne oscilla tra la zona nevralgica e la trequarti, lì dove impazza Hazard. Eden ha discreta libertà, può prendere palla, accorciare o allungare l'undici. Davanti Lukaku.
Le probabili formazioni
Rispetto all'immagine sottostante, è possibile una variazione. Chadli può dirottare a sinistra e fornire costante aiuto a Vertonghen nel duello con Mbappé