Partita clamorosa allo Stade Municipal Saint-Symphorien. Sembrava poter essere tutto facile per il Paris Saint Germain di Unai Emery nella trasferta della trentatreesima giornata della Ligue 1 in programma sul campo del Metz. I parigini, approfittando di un atteggiamento fin troppo remissivo da parte dei padroni di casa, tutt'altro che salvi con un vantaggio di cinque punti sul Lorient terz'ultimo, si portano avanti grazie alle marcature di Cavani e Matuidi. Poco o nulla da parte del Metz che per settanta minuti quasi mai si rende pericoloso dalle parti di Trapp, se non nel finale, quando l'attenzione degli ospiti scema alla distanza: Youffre accorcia su punizione, Diabate impatta all'ottantottesimo, prima che lo stesso Youffre centri la traversa su punizione. Nell'ultima occasione possibile è Matuidi a tenere a galla il PSG, che vince fortunosamente ed aggancia momentaneamente il Monaco in vetta alla graduatoria.
Nemmeno il tempo di studiare gli assetti tattici che il Paris Saint Germain spinge subito con il piede sull'acceleratore. La difesa del Metz stenta a trovare una soluzione alle scorribande sulle corsie laterali di Lucas e Di Maria, unite alle sovrapposizioni puntuali di Maxwell sulla sinistra e di Meunier dalla parte opposta. I padroni di casa raramente si affacciano nella trequarti avversaria, con Thiago Motta e Verratti che giostrano alla perfezione la manovra degli ospiti, rallentandola fin troppo in alcune occasioni. Non mancano le opportunità di sbloccare il punteggio, ma l'imprecisione di Cavani e Lucas, unita alla folta densità di popolazione nell'area dei padroni di casa non permette agli ospiti di passare in vantaggio: clamorosa, poco dopo il ventesimo, la chance per il brasiliano, che a porta vuota sbaglia clamorosamente. Il gol è tuttavia rimandato di qualche manciata di secondi, con Cavani che di testa approfitta al meglio del cross dalla sinistra di Maxwell. L'assedio dei parigini non si ferma con il vantaggio acquisito e, dopo nemmeno due giri di lancette, Matuidi raddoppia: il terzino ex Inter e Barcellona è perfetto nel servire l'inserimento del francese, che di punta anticipa tutti, Kawashima compreso e fa 2-0. Nei minuti finali il PSG si limita a controllare la reazione d'orgoglio della squadra di casa, che tuttavia fatica oltremodo nello scardinare la difesa ospite e presentarsi dalle parti di Trapp.
Dopo l'intervallo il tema della gara non cambia affatto, anzi, la qualità del Paris Saint Germain rende vano lo sterile pressing del Metz e contribuisce a rallentare notevolmente i ritmi della sfida - già di per sé tutt'altro che frenetici -. La squadra di casa stenta a scuotersi, con Hinschberger che prova con Sarr e Diabate a smuovere gli animi dei suoi. I cambi danno i suoi frutti, Nguette ne trae beneficio e, con le squadre che si allungano, mette in difficoltà Meunier sulla destra: il suo assist per il destro di Diabate è preciso, non come il destro del centravanti di casa. I parigini si mettono in mostra per un paio di ripartenze, senza però quella cattiveria agonistica necessaria - con Cavani e Lucas - per mettere in ghiaccio la contesa definitivamente. Il PSG stacca la spina della concentrazione fin troppo presto, con qualche eccesso di leziosità che consente al Metz di guadagnare entusiasmo e fiducia: Diabate si procura la punizione dal limite, che Youffre, appena entrato, capitalizza al meglio (1-2). Nei dieci minuti finali inevitabile l'assedio alla porta di Trapp, ma è Cavani, in contropiede a sfiorare il tris. Il matador ci prova anche su punizione, ma la mira è leggermente imprecisa. I parigini sembrano legittimare il vantaggio, ma Guedes non gira al meglio sull'assist di Meunier.
Quando tutto sembra procedere verso il triplice fischio finale, succede di tutto. Maxwell e Marquinhos confezionano la frittata finale: Sarr va via sulla destra e crossa dalla trequarti, Diabate in scivolata anticipa tutti e batte ancora Trapp per il 2-2 all'88. Non è finita: il Metz ci crede e si riversa in attacco, con Youffre che ancora da fermo ha l'opportunità per ribaltare clamorosamente la partita: il suo mancino anche stavolta è impeccabile, ma centra la traversa a portiere battuto. Sul capovolgimento di fronte, ad un minuto dal triplice fischio finale, Cavani e compagni confezionano l'ultima azione della gara: Verratti cicca la conclusione, mentre Matuidi, su cross di Meunier, centra di testa l'angolo più lontano, con Kawashima che può solo osservare.