Erano in tanti ad aspettarselo, in tanti avevano cercato di scongiurarlo, e forse qualcuno se l'era anche augurato: Mario Balotelli perde la testa e torna il solito Balotelli. Contro il Lorient sessantotto minuti di nulla, poi un fallo inutile a centrocampo, gli insulti all'arbitro Chapron e la conseguente espulsione, che lascia in 10 il Nizza in un momento difficilissimo. La squadra di Lucien Favre riesce comunque a portare a casa 3 punti importantissimi che permettono l'aggancio al PSG in seconda posizione, ma resta un grandissimo interrogativo su quello che potrà essere il futuro impiego di Mario Balotelli e il suo ruolo all'interno di una squadra che sta iniziando a non sopportare più certi atteggiamenti: "Non si è impegnato abbastanza prima di mettere in difficoltà tutta la squadra. Zero in condotta" dice lo stesso Favre. Rincarano la dose i compagni: "Deve giocare più per il collettivo, invece a volte abbassa la testa e si isola ed è un peccato" le parole di Eysseric, compagno di reparto.
Non è stata più gentile la stampa francese, che ha gradito ben poco la prestazione e il comportamento dell'italiano, il voto de L'Equipe dice tutto: "uno", mentre Nice Matin gli da addirittura "zero". Si tratta forse del punto più basso dell'avventura francese di Balotelli, che sembrava poter viaggiare in maniera spedita verso una definitiva rinascita (si parlava addirittura di ritorno in nazionale) e che invece si arena di fronte a dei comportamenti che non vogliono saperne di scomparire. Critiche dei giornali francesi che non sono dettate solo dal brutto gesto nei confronti dell'arbitro, ma si basano anche su una prestazione inconcludente e fortemente negativa da parte di Mario, sempre isolato in campo, mai propositivo né in attacco né in pressing, inesistente in fase difensiva.
Resta da vedere se resterà un episodio isolato, che permetterà a Balotelli di rientrare nei ranghi dopo la squalifica, o se il Nizza deciderà di usare il pugno duro e di non tollerare ulteriori comportamenti di questo tipo. I francesi rimangono comunque in piena lotta per il titolo, a soli tre punti dalla capolista Monaco e appaiati al PSG, e per giocarsi la Ligue 1 fino all'ultimo servirà anche il contributo dell'attaccante, che d'ora in avanti non avrà più nessun tipo di attenuante o giustificazione.