A caccia dell'impresa. L'Italia del Basket prova a mettersi alle spalle la prestazione, positiva seppur altalenante, vista contro la Finlandia e volge lo sguardo ai quarti di finale contro la Serbia di Bogdanovic, Marjanovic e coach Obradovic. Sfida ostica, difficile ovviamente ma non impossibile. La storia dice Serbia, sempre vincente nelle fasi finali di un Europeo contro gli azzurri (3 su 3 per i balcanici), ma la truppa di Messina ha la voglia di scendere in campo mercoledì sera con la grinta e lo spirito di sacrificio necessario per provare ad impensierire le certezze di una squadra che senza Teodosic ha mostrato molta più fragilità delle ultime versioni. 

Nella giornata di ieri, al Pireo, gli azzurri hanno riposato e smaltito le fatiche della gara di ottavi contro la Finlandia. Adesso, però, a partire da oggi, è tempo per la truppa italiana di guardare all'impegno di mercoledì sera che potrebbe aprire le porte ad una clamorosa semifinale contro Grecia o Russia. Una piccola sgambata ed una prima gita in sala video per iniziare a conoscere meglio gli avversari serbi, senza però entrare nei dettagli che verranno curati in queste ultime quarantottore prima della sfida. 

Giornata di pausa nella quale, al sito della Federazione Italiana, due dei protagonisti della truppa italica, Nicolò Melli e Marco Cusin, hanno parlato di quanto accaduto contro la Finlandia prima e, chiaramente, voltato lo sguardo alla sfida contro la Serbia: "Ieri abbiamo giocato bene nel primo tempo ma ci siamo complicati un po’ la vita nel secondo pur controllando il match fino alla fine. Oggi recuperiamo le forze spese ieri e i prossimi due giorni ci daranno modo di lavorare su tutti quegli aspetti che contro la Finlandia non sono andati come volevamo" ha detto l'ala del Fenerbahce prima di proseguire. "Abbiamo entusiasmo e fiducia e questo ci aiuterà a prepararci al meglio in vista della prossima sfida. La Serbia? Credo sia una delle pretendenti all’Oro. Non sarà semplice affrontarli, come non lo è stato ad Atene qualche settimana fa: dovremo essere sereni, tranquilli e aggressivi come abbiamo fatto negli ottavi” .

Gli fanno eco le parole di Marco Cusin, centro richiamato all'ultimo momento in rosa e che sta dando il suo apporto alla causa con la solita umiltà e dedizione: “La Serbia ha un grandissimo talento negli esterni e nei lunghi. Sono una squadra abituata a questo tipo di partite e noi dovremo giocare una gara tatticamente precisa. Solidità in difesa e movimento della palla potrebbero essere le chiavi per cercare di approdare in semifinale. Contro la Finlandia abbiamo fatto molto bene le cose che ci ha chiesto coach Messina, giocando con aggressività in difesa, cosa che ci ha dato la possibilità di prenderci buoni tiri in attacco. E’ stato rispettato in tutto e per tutto il piano partita. Durante tutta la preparazione abbiamo sempre pensato solo a noi senza preoccuparci di chi fossero i favoriti. Siamo un gruppo unito che ha voglia di lottare, e questo lo abbiamo sempre dimostrato. Sarà lo stesso contro la Serbia".