L'Italia accarezza a Tampere - sede dei mondiali U20 di atletica leggera - il podio, ma Visca e Zabarino nel giavellotto chiudono rispettivamente in quarta e quinta posizione dopo una splendida qualifica - 53.84/52.98 le misure delle azzurre. Si impone l'ucraina Shukh - 55.95, personale stagionale. Doppio sigillo per il Giappone, la Tanaka - 8'54"01 - si aggiudica i 3000 D - le prime 14 fissano il primato personale - mentre Hashioka conquista un lungo di livello. Il nipponico - 8.03 - precede il cubano Vidal - 7.99. Ottima serie quella di Hashioka, aggiunge al balzo da titolo anche un 7.96 e un 7.91. Il peso parla invece neozelandese, 17.09 all'ultima tornata di lanci per la Wesche. Zhang e Van Klinken si fermano 4 centimetri dietro. Ottava la Giampietro - 15.19.
Brilla, in casa Italia, Elisabetta Vandi. Migliora dopo l'eliminatoria e chiude al quarto posto la prima semifinale dei 400. Entra in finale con l'ultimo crono utile. 53"24, nuovo record italiano U20. Davanti, sfreccia la Das - 52"10 - sulle sue code la Miklos - 52"48. Due etiopi guidano il campo negli 800, la Melteji accede all'ultimo atto con 2'01"89, bruciando la connazionale Hailu. 2'02"12, terzo tempo e record nazionale U20 per la svizzera Sclabas. Fuori Coiro e Cortesi. Non ha fortuna nemmeno Montini nelle semifinali dei 110hs. Settimo nella prima, non basta il suo 14"09. La terza prova è la più veloce, galoppano Nicholson - 13"32 - e Thomas.
Duplantis - 4.30 - passeggia nell'asta, è il favorito per l'oro. Mandrassi - 5.10, PB - saluta complice un cammino lastricato da troppi errori, Marin chiude a 4.80. Infine, nelle semifinali dei 100 U, Schwartz corre in 10"19, a 3 centesimi Larsson - record U20 di Svezia. Paissan - 10"73 - è settimo nella terza, non sufficiente ovviamente per passare il turno.