L'atletica mondiale saluta Stoccolma - sede della tappa di Diamond League - e approda a Ostrava - fermata del circuito World Challenge IAAF. In Repubblica Ceca, sono i concorsi a regalare le prestazioni più interessanti. Il cubano Echevarria - balzo oltre gli 8.80 in Svezia, ma ventoso - plana a 8.66 e avvicina il limite nazionale stabilito dal grande Pedroso. Manyonga deve nuovamente inchinarsi, il lungo ha un nuovo padrone. Nell'alto, a garantire spettacolo è Barshim. La vittoria, rispetto ad altre volte, è però sudata, perché Lysenko valica l'asticella posta ai 2.36 e costringe il rivale a giocarsi il tutto per tutto a 2.38. Barshim è un frullato di eleganza ed agilità, prova superata. Si ferma a 2.15 un Fassinotti non al meglio. Nel peso, Walsh lancia a 22.16 e rimanda il polacco Haratyk - 22.08. Stanek e Crouser rifiniscono il nobile pacchetto dei primi quattro. Seconda battuta d'arresto nell'asta per Kendricks. L'americano, stoppato a Stoccolma da Duplantis, qui si arrende a Wojciechowski - 5.75. L'idolo di casa Vadlejch - 88.37 - interrompe invece il dominio teutonico nel giavellotto. Rohler è secondo - 87.28.
In pista si assiste al ritorno di Gatlin. Il veterano si aggiudica i 100 - 10"03 - alle sue spalle Simbine e il connazionale Rodgers. Guliyev resta sopra i 20"00 nei 200 ed è preceduto da Brown - 20"05 - e Richards. Haroun - 44"63 - mette in fila la concorrenza sui 400, i 3000 sono dell'etiope Barega - 7'37"53. In questa gara, miglior prestazione italiana Under-23 per Crippa - nono, 7'43"30. Dini chiude diciassettesimo. In un modesto 110hs, ultima parola a Martinot Lagarde - 13"45. Fofana è settimo - 13"82.
Dafne Schippers è ancora in fase di rodaggio. L'attuale condizione basta per respingere la Ahourè nei 200. 22"52 il tempo dell'olandese. La marocchina Arafi sfrutta l'assenza delle big negli 800 - 1'59"20. Su una distanza per lei inedita, è quarta Genzebe Dibaba. 4'02"45 nei 1500 della Tsegay, infine assolo della Jeruto - 9'11"33 - nei 3000 siepi.