Trovare il feeling con questa neve, l’imperativo di giornata a Zagabria. Un manto lavorato con il sale perché di neve ce n’è poca: un fondo artefatto, segnato già dopo poche discese.

A sorpresa, davanti a tutti dopo la prima manche dello slalom speciale maschile valido per la Coppa del Mondo di sci alpino, l’austriaco Michael Matt. Sceso con il pettorale numero 2, il fratello d’arte, è risultato il più veloce soprattutto nel tratto centrale dove ha fatto la differenza e costruito la propria discesa perfetta. Non una sbavatura, grande fluidità e scorrevolezza: nessuno è mai riuscito a precederlo negli intertempi registrati.

L’unico ad essergli stato davanti nel primo rilevamento cronometrico è stato il compagno di squadra e leader della classifica generale, Marcel Hirscher. Partito con il pettorale numero, l’austriaco si è dovuto arrendere alla prova incredibile di Matt, scivolandogli alle spalle dopo il tratto ripido e al traguardo, superato con un ritardo di 21 centesimi.

Un’inezia considerando le qualità di Hirscher e gli enormi distacchi accumulati in classifica provvisoria dagli altri atleti. Il primo di questi, seppur con un ritardo ancora contenuto, è il norvegese Kristoffersen, ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. Nella seconda manche dovrà recuperare 59 centesimi a Matt.

Già dal quarto classificato i distacchi diventano davvero proibitivi. Manuel Feller, altro austriaco, è sì ai piedi del podio ma lontano ben 1’’07 dal compagno di squadra capolista nonostante una prova coraggiosa nella quale ha rischiato tantissimo portando però molta velocità.

Quinto posto per il primo degli azzurri. Stefano Gross, partito con il pettorale numero 1, ha commesso qualche sbavatura di troppo nel tratto centrale, proprio lì dove Matt sceso subito dopo gli ha guadagnato quasi un secondo. Al traguardo, l’azzurro ha mostrato tutta la sua insoddisfazione e il tempo sembra dargli ragione: 1’’36 di ritardo da Matt, otto decimi da Kritoffersen, forse troppo per sperare nel podio.

Chiudono la top ten Luca Aerni, sesto, staccato di 1’’38, Sebastian Foss-Solevaag (+1″41), Alexis Pinturault (+1″51″), Marco Schwarz (+1″55) e Ramon Zenhaeursen (+1″71, sceso con il pettorale 24).

Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara, dodicesimo posto per Manfred Moelgg, sceso con il pettorale numero 3 e vincitore a Zagabria lo scorso anno con una seconda manche magistrale ma oggi lontano 1’’86 dalla vetta. Bravissimo Deville, partito con il numero 44 e qualificato in 24esima posizione. Fuori invece Thaler e Razzoli. 

Appuntamento nel pomeriggio per la seconda e decisiva manche.