Chiude da regina Mikaela Shiffrin. Ad Are, l'americana conferma una schiacciante superiorità tra i pali stretti. Nella prediletta disciplina, la regina a stelle e strisce - in cassaforte da tempo la sfera generale - infligge pesante distacco alla concorrenza. La Shiffrin sigilla la gara già nella prima discesa, quando confina nel dimenticatoio le rivali più accreditate. Il margine si dilata poi a dismisura nella seconda, Mikaela vola agile assorbendo le naturali buche del pendio. Non si accontenta, tiene una lezione di speciale. 1.58, questo il distacco di Wendy Holdener, la prima delle umane. L'elvetica risale fino al secondo gradino del podio, dopo la quinta piazza a metà gara. Ultima il pacchetto delle tre Frida Hansdotter, regolarista svedese. Come per la Holdener, seconda manche di spessore e scatto in avanti. Un centesimo divide le due.

Quarta è la norvegese Loeseth, quinta Bernadette Schild, seconda a metà contesa e in difetto nella seguente fase della prova. La Svizzera pilota nella top ten due atlete, Michelle Gisin è sesta. La prima austriaca è la Gallhuber, settima. Perde contatto nella seconda, non ha la necessaria lucidità per lanciare l'assalto al vertice. Ottava la Liensberger, nona la Swenn-Larsson, decima la Mielzynski. Delude Petra Vhlova. Terza in corso d'opera, precipita oltre le dieci. 

L'Italia non raccoglie nulla. Chiara Costazza non termina la prima manche, Irene Curtoni è diciannovesima, ventiduesima Federica Brignone. 

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