“Still not there but …. Surely on the right way”. E’ questo quello che ha commentato su Instagram l’atleta più quotata della nostra nazionale Italiana, la bergamasca Sofia Goggia, dopo lo slalom gigante di Courchevel, tenutosi nella località francese pochi giorni prima di Natale. La frase, che in italiano può tradursi come “ancora non ci siamo, ma siamo sulla via giusta” descrive in maniera abbastanza condivisibile la stagione della fuoriclasse lombarda. 

Ritengo giusto però andare un po’ più nello specifico.

Questa stagione, come molti tifosi hanno potuto notare, non è propriamente partita con il piede giusto. In questo preciso finesettimana infatti, esattamente 365 giorni fa, Sofia era già in grado di vantare 6 podi in ben 4 discipline diverse mentre quest’anno è riuscita “solamente” a conquistarne due, entrambi a Val d’Isere. 

Va però sottolineata una cosa: gare veloci finora ve ne sono state solamente 6: le due discese di Lake Louise, il super-g sempre a Lake Louise, due super-g in Val d’Isere e il super-g a St.Mortiz sulla famosa Corvara, pista degli ultimi Mondiali di Sci Alpino. La nostra atleta ha rispettivamente colto un sesto, due noni, un secondo e un terzo posto, fondamentalmente senza mai uscire dalla top-10, se si esclude l’uscita di St. Moritz. Il risultato denota una buona regolarità e soprattutto una certa stabilità nel movimento, dovuta probabilmente ad un miglioramento nelle capacità di analisi durante la ricognizione in pista. Ricordiamo infatti che nella stagione 2016/2017 Sofia aveva collezionato ben 5 DNF in Super-G di 8 gare di specialità. Un bel cambio di rotta quello dimostrato dalla bergamasca, insomma.

I problemi maggiori, forse, possono essere riscontrati in slalom gigante, dove per ora ha collezionato solo 1 DNF, un 15esimo e due 16esimi posti su piste dove l’anno scorso aveva veramente lasciato il segno. Soprattutto, salta all’occhio la differenza nella sciata rispetto alla scorsa stagione dove faceva quasi paura la velocità in curva che riusciva a mantenere la nostra atleta, pagandola spesso con arretramenti e movimenti funambolici. Quest’anno, soprattutto a Courchevel, si è notata una certa difficoltà nel mettere correttamente il peso sullo sci esterno, nella fase di carico della curva, esattamente quello in cui eccelleva nella scorsa stagione. Partendo dal presupposto che un’atleta professionista è impossibile si dimentichi come si scia, le cause di questa “regressione” forse vanno ricercate nel fitto calendario che un’atleta polivalente si ritrova a dover gestire. Quando devi viaggiare da un continente all’altro e di tempo per gli allenamenti ne hai poco, preferisci concentrarti sulla gara più vicina. Lei stessa ha ammesso di avere un po’ “snobbato” lo slalom gigante, viste le gare veloci canadesi e francesi in programma nella prima metà di dicembre. Aggiungiamoci poi la grande attenzione mediatica dovuta ai fasti della stagione scorsa: programmi tv, interviste, sponsor, manifestazioni ed ecco qua che il tempo per prepararsi a mente libera, che invece aveva avuto prima della stagione 2016/2017, si riduce. 

Inoltre, va osservato che le sue dirette avversarie non hanno dimostrato comunque grandi stati di forma: se escludiamo le mostruose prestazioni di Mikaela Shiffrin, atlete come Lara Gut, Tina Weirather, Viktoria Rebensburg ed Anna Fenninger sono state molto altalenanti in questo inizio di stagione, vincendo meritatamente delle gare ma non dimostrando quella spaventosa continuità con cui Sofia ci aveva dilettato l’anno passato e che mantiene, anche se al ribasso, pure in questa stagione. 

Sofia Goggia è però una ragazza molto consapevole dei suoi mezzi e dei suoi errori, è tornata da innumerevoli infortuni ed ha dimostrato a tutto il mondo le sue capacità di prendere in mano la sua carriera e portarla nella direzione voluta. Quindi perché non fidarsi di lei ed avere solo un po’ di pazienza? Magari a partire già dallo slalom gigante di oggi? Ricordiamoci, tra l’altro, che quest’anno l’evento più importante sono le Olimpiadi Invernali di Pyongchang, le sue prime Olimpiadi. Magari questa “flessione” di risultati è solamente dovuta ad una preparazione diversa, focalizzata al grande evento. 

Tutto questo, in ogni caso, sono solo speculazioni. La verità sono i numeri di Sofia Goggia: nessuna Italiana aveva mai fatto podio in 4 discipline nella stessa stagione, nessuna italiana ha mai superato i 1100 punti nella Classifica Generale di Coppa del Mondo di Sci Alpino nella storia e nessuna italiana aveva mai centrato per ben 13 volte un podio nella stessa stagione. Non serve dire molto altro. Attendiamo quindi con pazienza il riscatto di questa simpatica atleta. 

Articolo di Giovanni Carratù