Una mazzata, l'ennesima. Lo sport russo incassa un altro montante e torna nell'occhio del ciclone. Sul banco degli imputati, in questo caso, due fondisti di grido, Alexander Legkov, da oltre un decennio tra i principali protagonisti del panorama mondiale, e Evgeniy Belov. Il teatro del misfatto è addirittura olimpico, la condanna riguarda le performance dei due sulla neve a cinque cerchi di Sochi. Doping acclarato, questo quanto emerge dalle conclusioni della commissione Oswald, che ha rilevato la colpevolezza dei due.
Medaglie pesanti da rispedire al mittente, specie per Legkov, oro nella 50km, davanti ai connazionali Vylegzhanin e Chernousov. Sul podio sale ora il norvegese Sundby, quarto nell'occasione al traguardo e, di recente, al centro di un controverso caso. La graduatoria resta tuttavia provvisoria, resta da far chiarezza sulla posizione di altri protagonisti, in primis lo stesso Vylegzhanin. La Russia perde anche la medaglia conseguita in staffetta, con la Francia pronta ad accodarsi alla Svezia.
Una situazione in divenire, sono infatti attesi altri chiarimenti, utili a tracciare definitive coordinate sull'ultima olimpiade invernale. Per Legkov - presente fin qui a tre olimpiadi - e Belov porte chiuse anche per i futuri appuntamenti, preclusa la partecipazione alle prossime rassegne olimpiche, a cominciare da quella in agenda tra poco più di tre mesi.
"Verdetto scandaloso, immediato ricorso al TAS", questa la replica del legale di Legkov, l'impressione è che sia solo l'alba di un braccio di ferro senza esclusione di colpi.
Fonte: Fondo Italia