K.Harrison rischia la clamorosa eliminazione. Assente all'olimpiade di Rio, a un passo dal baratro nel mondiale londinese. Semifinale di rincorsa per la regina degli ostacoli. Nei 100, incappa nella prima barriera, perde ritmica e passo, deve risalire la corrente. Strappa la terza piazza, alle spalle di Harper e Dutkiewicz, è dentro per ripescaggio, 12"86. Nella prima delle tre semifinali, 12"53, convincente, della Pearson, ritrovata e da medaglia. Più lenta la seconda, si impone la Manning, 12"71.
Poche novità negli 800. Come già in batteria, l'americana Wilson conduce corsa di testa e firma un ulteriore allungo sulla retta d'arrivo. 1'59"21, con la Bishop a ruota. Caster Semenya esce invece alla distanza, ha ampio margine, controlla in 1'58"30. Splendida progressione all'interno della Cichocka. Infila Lipsey e Sharp, è seconda ed incredula. Infine, Niyonsaba e Wambui regolano la concorrenza nell'ultima prova, ordinario 2'01"11.
Nei 1500 metri, margherita di qualità. Doppietta keniana in avvio, con Manangoi a precedere il connazionale Kiprop. 3'40"10, per il primo. Terzo F.Ingebrigtsen. Nella seconda, Holusa - 3'38"05 - batte Cheruiyot e Lewandowski. Sono i primi tre tempi di accesso in finale.
Quarta e quinta prova, infine, nel decathlon. Pomeriggio favorevole a Kazmirek. 2.11 nell'alto, 47"19 nei 400, si avvicina a Mayer nella graduatoria generale. 4478 punti per il francese, il tedesco è a quota 4421. Terzo, al momento, Freimuth.