2.28, un progresso di 6cm per annunciare il ritorno. Gianmarco Tamberi sbuca in Ungheria, a un mese dal mondiale londinese. Rischia a 2.20 - misura superata al terzo tentativo- poi si guadagna la terza posizione, vano l'assalto ai 2.30. Risveglio azzurro a Székesfehérvár, dove ad imporsi è Bondarenko. 2.30 per lui alla prima, un tentativo ai 2.34. Secondo Protsenko. 

Gli ostacoli nobilitano la serata d'atletica. K.Harrison avvicina il mondiale, corre in 12"28, spazzando via le connazionali Stowers e Nelvis nei 100. McLeod, dopo i problemi di Parigi, torna re dei 110. Abbatte la barriera dei 13"00, come già ai trials giamaicani, e vince in 12"96, cinque centesimi davanti a Shubenkov.  

Gatlin - 9"98 nei 100 - brucia Simbine, secondo poi anche nei 200, dietro a Young - 20"14. La Miller fa segnare un notevole 49"86 - record del meeting - nel giro di pista, Rudisha torna al successo negli 800, pur con un normale 1'44"90. Quinto Benedetti con lo stagionale, 1'46"09. 

Nei 400hs, cade la favorita Muhammad, la Carter si impone in 54"22. Seconda la Adekoya. 49"54 di Jackson al maschile. La Bartoletta - 6.79 al secondo salto - fatica più del previsto per regolare la Okagbare, prima nei 100 in 11"11. Tra gli uomini, lungo a Samaai, splendida serie, cinque balzi oltre gli 8.20, 8.34 il miglior riscontro. La Marton - 19.48 - non ha rivali nel peso D, l'ungherese Kovago - 65.67 - fa suo il disco. 

Infine, 44"61 di Gardiner sui 400.