Usain Bolt sbarca in Europa, scalda il motore - straordinario ma provato da anni di record e successi - in attesa dell'appuntamento mondiale. Ostrava è fermata canonica nel percorso del giamaicano, spesso protagonista nella tappa ceca del circuito World Challenge IAAF. Bolt è iscritto ai 100 ed è ovviamente il favorito della gara. Mancano reali avversari, può avvicinarlo Harvey.
Da Bolt al suo successore, Wayde Van Niekerk, possibile primo attore dai 100 ai 400. Il sudafricano, primatista mondiale sul giro di pista, si lancia in un inedito 300, "coadiuvato" da presenze europee - Maslak, Bonevacia, Omelko - e da Makwala. Il chiacchierato, ma vincente, Mo Farah attende i 10.000 per tracciare un bilancio sulla preparazione iridata, mentre C.Kipruto - già a 8'04 in stagione - è ovviamente l'uomo da battere nei 3000 siepi.
L'alto ri-accoglie il nostro Tamberi. Contesto importante, personaggi in grado di saltare di recente 2.30, come Ghazal, poi l'ucraino Protsenko. Gimbo, 2.39 e un infortunio da cancellare, riparte dal 2.18. Insegue un progresso, antiche sensazioni. A proposito d'Italia. Margherita Magnani - fin qui positivo 2017 - parte nei 1500, dove è duello sul passo da 4 minuti tra Tsegay ed Arrafi.
Taylor, nel triplo, deve replicare a distanza al connazionale Claye, Fajdek e Wlodarczyk nobilitano il martello. Giavellotto d'eccellenza, con Rohler, battuto a Lille, agli Europei a squadre, che trova Vadlejch e Vetter. Braccio di ferro nel peso tra Bukowiecki e Stanek, asta D con Newman e Sidorova. Ta Lou nei 200, tra gli ostacoli brillano Dutkiewicz - variabile anche a Londra - ed Alkana (Darien l'antagonista).
Primi accenni in data odierna, da domani si fa sul serio.