Dopo la giornata inaugurale - dedicata a batterie e Serie B - gli Europei a squadre di Lille entrano nel vivo. Sabato di finali, diversi azzurri, alcuni protagonisti dell'atletica mondiale. La Malavisi affronta la greca Stefanidi - donna da 4.85 nel 2017 - nell'asta (attenzione alla Ryzih), Rohler - il secondo di sempre nel giavellotto - duella con Kiriazis e Vadlejch. Presente anche il nostro Fraresso.
Opportunità ghiotta per la Derkach. L'azzurra, nel triplo, punta a una misura superiore ai 14 metri. La Saladukha non è quella di un tempo, si può fare. Nei 400, dopo la splendida qualifica, Davide Re - 45"79 - attende Omelko, Cowan e Bonevacia. Al femminile, la Chigbolu. Dentro con il sesto crono, podio difficile, Zemlyak un passo avanti. Tra gli ostacoli, Bencosme e Pedroso. Il primo - in pista al posto di un sofferente Lambrughi - osserva Green e Dobek. La Pedroso, secondo riferimento, insegue la Doyle.
Ojiaku - 8.20 - è la carta tricolore nel lungo - grande equilibrio al via - Fassinotti, al rientro, un'incognita nell'alto. La Fantini deve difendersi nel martello donne, dove sono Malyshik, Kopron e Hitchon a contendersi la vittoria. Bianchetti nel peso U "assiste" alla battaglia campale tra Storl, Bukowiecki e il ceco Stanek, 22.01 in stagione. Nel disco D, presente la Osakue, proscenio per la teutonica Muller.
Tornando alle gare di corsa, nella velocità pura - i 100 metri - l'Italia lancia Cattaneo ed Alloh. Tra gli uomini, Martina sembra avere le carte giuste, Tasakonas, Reus e Aikines le variabili. La Luckenkemper ha margine tra le donne. Jozwik ed Arzamasova mettono sul piatto un passato importante negli 800, la Santiusti si esalta nella lotta. Bussotti insegue Mekhissi e Lewandowski nei 1500, la Magnani si cimenta nei 3000. Infine, 5000 U con Razine - Bour ed Abadia si fanno preferire - e 3000 siepi D con la Bertoni e la favorita Krause.