La settimana delle Classiche delle Ardenne inizia in Olanda, con l'Amstel Gold Race, prima appuntamento di un trittico che proseguirà mercoledì con la Freccia Vallone e si concluderà domenica 23 aprile con l'imperdibile evento rappresentato dalla Doyenne, la decana delle classiche, la Liegi-Bastogne-Liegi. Dal pavè alle cotes, dai muri sulle pietre ad altri strappi brevi ma duri, stavolta in asfalto. Questo ed altro è l'Amstel Gold Race, che prende il nome dalla casa produttrice dell'omonima birra, da anni team organizzativo della corsa.
Un'Amstel che per l'edizione 2017 cambia pelle, modificando il percorso degli ultimi anni. La variazione più significativa riguarda la collocazione del Cauberg, salita simbolo della corsa, uno strappo di 800 metri al 6.5% di media, con punte del 12.5%, ora posto a una ventina di chilometri dalla conclusione. Cauberg che sarà affrontato per ben tre volte, all'interno di un tracciato che prevede la presenza di trentacinque muri (in alcuni casi salite vere e proprie).
Da Maastricht a Valkenburg, 261 chilometri complessivi tra stradine strette, rampe ripide e discese veloci, senza un metro di pianura. Il nuovo percorso vuole evitare che l'Amstel si trasformi in una lunga processione in attesa dell'ultima salita: ecco perchè da quest'anno è facile immaginare attacchi da lontano, magari già a quaranta chilometri dalla conclusione, quando saranno affrontati in rapida successione il Kruisberg (600 metri all'8.8% di pendenza media, max 15.5%), l'Eyserbosweg (900 metri al 9.3%, max 17.0%), il Fromberg (1.6 km al 3.6%, max 8.0%), e il Keutenberg (1.2 km al 5.9%, max 22%). Finale che prevede invece il già citato Cauberg (800 metri al 6.5%, max 12.5%), il Geulhemmerberg (1.2 km al 4.6%, max 8.0 %), prima di un tratto in discesa e dell'ultimo strappo, il Bemelerberg (900 metri al 4.5%, max 7.0%). L'arrivo dell'Amstel Gold Race edizione 2017 non sarà però in salita, ma in leggera discesa, sempre nella cittadina di Valkenburg, orma sede storica del traguardo della classica olandese.
Con il cambiamento di scenario, cambiano anche alcuni dei favoriti. Restano in prima fila il belga Greg Van Avermaet (BMC), trionfatore a Roubaix solo sei giorni fa, e il suo connazionale Philippe Gilbert (Quick-Step Floors), reduce dall'impresa del Fiandre e capitano indiscusso della sua squadra dopo il forfait del francese Julian Alaphilippe. Spalla e alternativa a Gilbert sarà l'irlandese Daniel Martin, altro corridore adatto ad arrivi del genere, esattamente come Alejandro Valverde (Movistar). Il murciano è in un periodo di forma straordinario (già in bacheca nel 2016 Ruta del Sol, Volta a Catalunya e Giro dei Paesi Baschi), pronto a concentrarsi anche sugli appuntamenti della Freccia Vallone e della Liegi-Bastogne-Liegi. All'Amstel rivedremo il vincitore della Milano-Sanremo, il polacco Michal Kwiatkowski del Team Sky (che schiera anche il colombiano Sergio Henao), gli australiani Simon Gerrans dell'Orica-Scott e Michael Matthews del Team Sunweb. I due belgi Tim Wellens e Tiesj Benoot guidano invece la Lotto-Soudal, i danesi Jakob Fuglsang e Michael Valgren l'Astana. Da seguire anche l'australiano Nathan Haas della Dimension Data e il portoghese Rui Costa della UAE Team Emirates.
Capofila della pattuglia degli italiani, il campione in carica Enrico Gasparotto (già vincitore due volte), in una Bahrain-Merida che presenta il trionfatore della Freccia del Brabante, Sonny Colbrelli, e il siciliano Giovanni Visconti. Gianluca Brambilla farà invece con ogni probabilità da spalla di Gilbert, mentre maggiore autonomia dovrebbero avere Enrico Battaglin (Lotto-Jumbo) e Fabio Felline (Trek-Segafredo), con il livornese Diego Ulissi mina vagante nella formazione UAE Emirates. Albo d'oro recente dell'Amstel Gold Race:
2008. Cunego. 2009. Ivanov. 2010. Gilbert. 2011. Gilbert. 2012. Gasparotto. 2013. Kreuziger. 2014. Gilbert. 2015. Kwiatowski. 2016. Gasparotto.