Fatto 30, facciamo 31. Parole e musica di Mikaela Shiffrin, che dopo essersi presa il gigante ieri sera, completa il capolavoro sulle nevi di Squaw Valley e vince anche lo slalom speciale. Prendendosi nel modo migliore la coppetta di specialità e avvicinandosi ancora di più al Globo overall, che ormai dista solo una manciata di punti da incamerare nella sua Aspen.
Una Shiffrin non perfetta come al suo solito, con un avvio di manche condito da qualche errore prima di scatenarsi fra la parte centrale e, soprattutto, in quella finale, dove la fuoriclasse di Avon - già certa della coppetta di specialità, incartatale da Zuzolova caduta nella prima manche - ha acceso i post bruciatori lasciando a oltre un secondo Sarka Strachova prima di passare la patata bollente alla Holdener. La giovane svizzera, sempre alla ricerca della sua prima vittoria in Coppa del Mondo, parte bene e, malgrado il vantaggio risicato a soli due centesimi, incrementa e sembra apparecchiare al meglio la tavola per il lauto banchetto. Ma quando tutto sembrava essere andato come da piano, ecco l'errore che non ti aspetti, e il sogno di vittoria svanisce quando lo striscione del traguardo è distante solo poche porte. E allora largo alla gioia Shiffrin, cui fa da contraltare la disperazione della povera Holdener. Trentuno in carriera per la (ancora per poco) ventunenne di Avon, appuntamento ancora rimandato con la vittoria invece per Wendy.
Con la Holdener fuori dai giochi, la seconda piazza se la prendere Sarka Strachova, brava a beffare di pochi centesimi Bernadette Schild, autrice di una manche di alto livello in una seconda frazione che, come la prima, ha mietuto diverse vittime eccellenti, comprese le nostre Manuela Moelgg e Federica Brignone, entrambe uscite. A risollevare le sorti di casa Italia, però, ci pensano Chiara Costazza e Irene Curtoni, rispettivamente quinta e nona. Sprazzi di Italia nel giorno in cui la bambina venuta dallo spazio mette un'altra firma di abbagliante bellezza.