Le solite note, le solite due. Comanda Holdener dopo la prima manche di slalom speciale a Skuaw Valley, ma Shiffrin, fresca di trenta e alla ricerca della lode alla voce vittorie in Coppa del Mondo, si appiccica alle sue code le fa sentire il fiato sul collo. Due centesimi a separare le contendenti, mentre dietro di loro succede di tutto.

Pronti via e Frida Hansdotter è la prima a finire vittima della Red Dog e delle insidie su di essa disseminate da Velez. Errore grave a metà manche e fine delle trasmissioni, perché al traguardo il distacco è di oltre cinque secondi. Non molto meglio - anzi... - va ad altre illustri colleghe: Veronika Zuzulova si stende, regalando a Mikaela Shiffrin la matematica certezza della coppetta di specialità; Ana Bucik, Maria Pietilae Holmner, Erin Myelzinsky (e molte altre ancora) vengono sgambettate dalla malefica terza porta; Resi Stieglier inforca, cade e scende a valle... col fondo schiena; e, ancora, Michelle Gisin, che annaspa e prende due secondi.

Si salva, e molto bene, Chiara Costazza, che chiuse settima (1"55 il distacco) seguita dalla sempre meno sorprendente svizzera Melanie Meillard. Più indietro Irene Curtoni e Manuela Moelgg, precedute da un'ottima Federica Brignone, che chiude undicesima a 2"33 e va a caccia del suo miglior risultato in slalom.