Dopo l'assolo norvegese al femminile, con la passerella conclusiva di Bjoergen, a Lahti è tempo di staffetta maschile. Anche qui, la Norvegia veste i gradi di favorita, in virtù dei riscontri di stagione e della qualità del quartetto prescelto per onorare l'evento. Due successi - a La Clusaz e Ulricehamn - l'opportunità di sfogliare un'ampia margherita per proporre il meglio sia in classico che in tecnica libera. Per l'appuntamento mondiale, spazio a Toenseth e Dyrhaug - il terzo della 15km - nelle prime due frazioni, con Sundby, leader di coppa a caccia del primo oro, e Krogh a chiudere. 

Come detto, Norvegia favorita, ma, rispetto al femminile, qui il campo si presenta più aperto, perché ci sono almeno due nazioni in grado di impensierire Sundby e compagni. La Russia - pur priva di diversi effettivi per le note vicende - ha una compagine solidissima, come dimostrano i riscontri finlandesi. Al lancio Larkov, poi il temibile Bessmertnykh. Qualche interrogativo in terza con Chervotkin, in quarta il più forte del lotto, Ustiugov. La Svezia, invece, schiera in alternato Rickardsson e Olsson, con Hellner pronto ad alzare l'andatura. Halfvarsson completa il gruppo. In sostanza, la replica perfetta della formazione giunta seconda sulle nevi di casa, a Ulricehamn. 

Un passo indietro la Finlandia. Jauhojaervi e Niskanen sono certezze in classico, ma Lehtonen può pagare molto dopo il cambio di tecnica. Heikkinen è l'ultimo frazionista. La Francia opta per Gaillard e Manificat subito, ma presenta lacune importanti. Attenzione al Canada di Kershaw ed Harvey o alla possibile sorpresa Svizzera. 

In questo contesto prova ad inserirsi l'Italia. Al maschile siamo senza dubbio più competitivi. Molto dipende dalla condizione di De Fabiani - non certo ottimale - e dalla vena di Noeckler. Salvadori c'è, Pellegrino ha già in bacheca un oro. Sulla carta, quinta piazza per la nostra rappresentativa. 

L'ordine di partenza e le squadre. Il via alle 12.30, diretta Eurosport.