Il mondiale di biathlon - in corso di svolgimento a Hochfilzen - si apre nel segno della Germania, oro nella staffetta mista. La Francia del polemico Fourcade è d'argento, la Russia completa il podio, precedendo un'ottima Italia, tradita nel finale da qualche imperfezione. Si riparte, quest'oggi, con la prima prova individuale. Alle 14.45 il via della sprint femminile, con quattro protagoniste in evidenza. Laura Dahlmeier punta a un filotto di medaglie e parte tra qualche ora con i favori del pronostico. La condizione è ottima e in stagione, nel format, Dahlmeier vanta il successo di Pokljuka e numerosi piazzamenti. Margherita a più petali, come detto, perché le insidie, per la teutonica, non mancano. Dorin - ieri scintillante - vuol vendicare la sconfitta di squadra e con il pettorale 1 è la prima ad entrare in gara. Una "lepre" di qualità quindi, in grado di metter pressione sulle antagoniste designate. Come Dahlmeier, una sprint in cassaforte, ad Oestersund, prima tappa 2016/2017.
Makarainen guida invece la classifica di specialità e trova nella sprint la sua più alta espressione. Due poligoni, margine risicato d'errore, una predominanza sugli sci riconosciuta. Prima a Ruhpolding, nell'ultima gara "veloce" disputata, seconda ad Oestersund ed Oberhof. Ieri lontana, non per demeriti propri. Nazionale incompleta quella finlandese, comunque un buon test in vista della battaglia odierna. Infine, Koukalova, regolare, sempre davanti, sempre difficile da superare. Sua la prova citata di Oberhof.
Inserirsi in questo contesto non è semplice, può provarci però Dorothea Wierer, ancora a caccia del primo podio nella sprint. Ottima impressione, per rapidità e precisione, al poligono, una preparazione mirata all'evento, la volontà di cancellare qualche difficoltà recente per consacrarsi nella storia del biathlon. Dorothea parte presto, con il 6, e punta al bersaglio grosso. In casa Italia, manca una seconda carta d'assalto, ma il pacchetto nel complesso può far bene. Sanfillippo - n.20 - Runggaldier - 32 - e Vittozzi - 66, gran lancio in staffetta - questo il comparto azzurro alle spalle di Wierer.
Gara da seguire con interesse e soprattutto di lunga durata, perché le principali biathlete sono diluite nell'intero arco della prova. Come detto, Dorin e Wierer sono tra le prime a scendere in pista, come Makarainen - pettorale n.4 - mentre occorre attendere parecchio prima di osservare Dahlmeier - n.64 - e Koukalova - n.96 (la connazionale Puskarcikova ha il 90). Domracheva - outsider di lusso - ha il 36, Eckhoff il 101, Olsbu il 94. Infine, attenzione a russe ed ucraine, consuete mine vaganti.