Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. Soprattutto quando a lanciarsi lungo la Planai traboccante di entusiasmo sono i magnifici due, che danno vita all'ennesima sfida sul filo dei centesimi. Hirscher contro Kristoffersen, con il featuring di un Khoroshilov che per primo accende la polvere pirica nel tentativo di far saltare il banco: la manche del russo è tanta roba, ma alla fine per lui sarà solo terza piazza.
Perché la scena è tutta per i due alieni. Apre Hirscher, che scatta come una furia fuori dal cancelletto, incrementa in men che non si dica il suo vantaggio per poi spegnersi nel finale. Basta e avanza però per passare in testa e lasciare la patata bollente Kristoffersen: la discesa del norvegese sembra tutt'altro che irresistibile e infatti il cronometro è rosso all'ultimo intermedio. Finita? Nemmeno per idea. Le ultime porte sono il capolavoro di Kristoffersen, il trampolino di lancio verso la vittoria, artigliata alla fine per soli 9 centesimi. Ennesima beffa incassata dal fuoriclasse di casa, che applaude con sorriso amaro all'impresa del rivale.
Nella lotta per il podio non riesce a infilarsi Stefano Gross: l'azzurro, quarto dopo la prima manche, si inchina per un solo centesimo al leader del momento - il francese Julien Lizeroux - prima che i tre davanti smontino del tutto il pensiero stupendo di finire fra i primi tre della generale. Dodicesimo posto per Manfred Moelgg, più indietro Sala e Razzoli, mentre Patrick Thaler inforca e chiude la sua prova con un ginocchio dolorante.
Ora la sfida fra i pali stretti si rinnova direttamente a St Mortiz: in palio la medaglia d'oro Mondiale. Visti i prodromi, siamo sicuri che quel giorno ne vedremo davvero delle belle.