Dopo la fantastica vittoria di Nadine Horchler, la staffetta maschile parte con molti forfait tra i big tra i quali Martin Fourcade, Ole Einar Bjoerndalen e Anton Shipulin. Il primo giro e il primo poligono sono molto interlocutori con errori fatti da tutti i protagonisti e nessuna nazione di primo piano particolarmente in difficoltà. Dopo il secondo poligono si forma un quintetto composto da Lars Helge Birkeland, Dominik Windisch, Erik Lesser, Maxim Tsvetkov e il kazako sorpresa di frazione Yan Savitskiy che scava un solco di 15 secondi rispetto alla Francia rappresentata da Simon Fourcade. Nella prima tornata del secondo giro al quintetto si uniscono anche gli Stati Uniti con Leif Nordgren e al poligono arrivano in 6.
Il poligono provoca una prima seria spaccatura: Montello per l'Italia e L'Abee Lund per la Norvegia provano a fuggire inseguiti da Kazakistan e Usa mentre Garanichev per la Russia è leggermente più staccato. Al quarto poligono totale Doll riesce a raggiungere la coppia di testa, arrivando a sparare in piazzola numero 2. Dopo il tiro in piedi cambia del tutto la situazione, con Evgeny Garanichev in prima posizione e un drappello alle sue spalle formato da Giuseppe Montello, L'Abee Lund, Grossegger, Doll e l'americano Leif Nordgren.
Nell'ultimo giro Doll e L'Abee Lund si lanciano all'inseguimento del russo, staccando tutti gli altri, con Montello Grossegger e Nordgren ripresi dal giovane francese Fabien Claude. All'inizio del terzo giro si forma un terzetto di testa composto da Dimitry Malishko, Johannes Thingnes Boe e Arnd Peiffer, inseguiti a 20 secondi dall'austriaco Lorenz Waeger, da Simon Desthieux e da Mario Dolder, insieme all'esordiente italiano Rudy Zini. Il poligono è ricco di errori con Peiffer e Johannes Boe davanti a tutti inseguiti da Dimitry Malyshko a 18 secondi di ritardo, Dolder e Semakov per l'ucraina a 28 secondi e Simon Desthieux a 42 secondi, mentre per l'Italia Rudy Zini commette 4 errori e deve così compiere un giro di penalità. Il secondo poligono è forse quello decisivo per la vittoria della gara: Johannes Boe non commette alcun errore mentre Peiffer deve utilizzare una ricarica, mentre Malyshko sbaglia addirittura 2 volte. Il più piccolo dei fratelli Boe ha un grande ultimo giro e distacca Arnd Peiffer non al livello del giovane norvegese al cambio.
Nel primo giro la sfida tra Svendsen e Schempp è leggermente vinta dal secondo con un gran poligono in cui lima 5 secondi, la lotta per il terzo posto è invece aperta a molte squadre con Fillon Maillet, Pidruchny e Babikov seguiti a poca distanza da Landertinger e Sean Doherty. Il poligono finale vede Svendsen sbagliare 2 volte mentre Schempp solamente 1, con i due fenomeni che escono insieme dal poligono così come Pidruchniy e Babikov. L'ultimo giro è appassionante: sulla prima salita a saltare per aria è Dimitry Pydruchny, mentre la sfida tra Svendsen e Schempp è molto appassionante con gli ultimi 200 metri incerti fino all'ultimo. Svendsen spinge Schempp sull'esterno, ma il tedesco è uomo da volata finale e stampa il norvegese in uno sprint deciso solo dal photofinish. Buona l'ultima frazione per l'Italia, con Thomas Bormolini che ci porta al decimo posto finale.