Quando di mezzo c'è Tina Maze, una cosa è certa: non ci sono certezze. E così basta una dichiarazione della slovena all'agenzia americana AP (ripresa anche da neveitalia.it) per riaccendere le fantasie dei tanti tifosi: «Si può sempre cambiare idea, è umano», ha dichiarato la stessa Maze alla agenzia statunitense «il mio corpo non è in grado di reggere altri dieci anni ma due forse sì». Chiaro il riferimento all'obiettivo più vicino, ovvero le Olimpiadi di Pyeongchang nel 2018, dove si presenterebbe da detentrice dei titoli di discesa libera e slalom gigante.
Più nell'immediato, però, c'è da preparare la gara di gigante a Maribor. Quella che al momento dovrebbe rappresentare la sua ultima uscita agonistica prima del definitivo saluto. Una gara tutta in salita per lei, che partirà con pettorale molto alto. Bisogna poi vedere se la ruggine agonistica dettata dal lungo tempo passato lontano dalle gare - anche se la slovena si è sempre tenuta in allenamento - influirà o meno sulle sue prestazioni. E se per predirne la vittoria bisogna essere dotati di capacità divinatorie tali da far impallidire anche il mitologico Tiresia - o in alternativa una lucida follia - meno peregrina è l'ipotesi di vederla comunque protagonista della lotta per tutta la gara, pronta a sparigliare le carte. Del resto, conoscendo la mentalità di Tina, l'ipotesi che si presenti solo per fare passerella è da mandare in dimenticatoio senza se e senza ma.
Le luci della ribalta sulla detentrice del record assoluto di punti in Coppa del Mondo, però, non devono mettere in secondo piano il bellissimo duello che contraddistingue la stagione in corso. Dopo aver fatto tripletta a Semmering, Mikaela Shiffrin ha clamorosamente toppato la possibilità di allungare ulteriormente su Lara Gut uscendo di scena nello slalom di Zagabria. Scampato il pericolo di vedere scappare la rivale, la ticinese può provare a riportarsi sotto già in gigante (anche se Mikaela ha cominciato a prenderci gusto a vincere anche fra le porte larghe e quindi la missione è tutt'altro che semplice) prima di vedersi spalancare davanti un succulento trittico di week-end all'insegna della velocità, spalmato fra Altenmark, Garmisch e Cortina.
Interessante e incerta anche la lotta per la vittoria: perché Tessa Worley è in gran forma, Viktoria Rebensburg si sta ritrovando, Tina Weirather è donna da podio, Tina Maze una pericolosa mina vagante. E poi l'Italia: c'è una Sofia Goggia da ritrovare dopo le tante uscite dell'ultimo periodo e una Federica Brignone non al meglio per via della febbre, ma anche una Marta Bassino che ha sin qui dimostrato grande costanza di rendimento ai piani alti della classifica e Manuela Moelgg fresca di podio e galvanizzata anche dalla bella vittoria del fratello Manfred nello slalom di ieri. Passano le gare, non cambia il copione: il gigante femminile rimane la gara con il pronostico più aperto e incerto del Circo Bianco.