La gioia e la rabbia. I due volti della medaglia chiamata Italia al termine della prima manche del gigante femminile di Semmering, recupero di quello non disputato a Courchevel, annullato dopo 19 discese a causa del vento.
Vento anche oggi protagonista come disturbatore delle discese delle migliori, ma di questo ne parleremo poi. Dicevamo la gioia e la rabbia in casa Italia: la prima è rappresentata dalle facce sorridenti di Manuela Moelgg e Marta Bassino, primi vagoni del trenino tirato là davanti dalla locomotiva Mikaela Shiffrin, in tutt'altro spolvero rispetto alla sbiadita copia vista - al netto del vento che di certo non le è stato alleato in quell'occasione - in azione proprio in Francia. Scesa con il 15 di pettorale, la fuoriclasse di Vail incappa in un piccolo intoppo in partenza quando sembra quasi incespicare nel bastoncino prima di rimettersi in bolla e accendere i razzi direzione traguardo. Ripartirà con 27 centesimi di vantaggio su Manuela Moelgg e 49 su una Marta Bassino in grande spolvero. E peccato per Federica Brignone e Sofia Goggia, con la prima che si è stesa dopo il primo intermedio (e dopo una condotta di gara pressoché perfetta fino a quel momento), mentre la bergamasca è clamorosamente uscita alla penultima porta, anche lei con il cronometro illuminato di verde. Fuori anche Nadia Fanchini - stesso errore di Federica - fra le prime 30 anche Irene Curtoni (undicesima), la sorella Elena, che stazione cinque piazze più in basso, e Francesca Marsaglia ventitreesima.
Fra le big, spiccano le difficoltà di Lara Gut e Viktoria Rebensburg, con la svizzera che si salva con un gran numero da una possibile uscita e la tedesca che, malgrado una prova priva di grossi errori, litiga con il vento e, malgrado il pettorale 1, si trova ad annaspare nella pancia del gruppo. A chiudere la top 5 Maria Pietilae - Holmner e la francese Taina Barioz, brava a infilarsi davanti alla compagna Tessa Worley, due affermazioni in stagione.
I riflettori di oggi erano anche puntati su Anna Veith: la salisburghese, al suo rientro in gara dopo oltre un anno dal drammatico infortunio patito a Sölden prima del via della passata stagione, ha fatto tanta fatica, patendo oltremodo la mancanza del ritmo gara e chiudendo la sua ricomparsa in scena a oltre 3 secondi dalla Shiffrin. Tanta ruggine, come normale, per l'austriaca che già domani ha un'altra gara per continuare il suo percorso di ricerca delle migliori sensazioni sugli sci. In attesa di tornare ad ammirare la campionessa che ha conquistato fan e tifosi in ogni angolo del pianeta.