Dopo la gara della Val d'Isere con la vittoria di Jansrud sul connazionale Svindal, il SuperG torna protagonista in Val Gardena. Sulla Saslong è ancora il vice campione del mondo a trionfare, diciassettesima vittoria in Coppa del Mondo, sempre davanti ad un altro norvegese che, però, questa volta è Kilde. Chiude sul gradino più basso del podio il canadese Erik Guay che contnua nel suo grande inizio stagione e dopo la top ten in discesa centra il terzo posto in SuperG.
Il primo tempo degno di nota lo fa segnare Bostjan Kline con il secondo pettorale, ma lo sloveno sarà poi destinato a scivolare fuori dalla top ten finale. Compie una grande prova Dustin Cook che, nonostante gli errori commessi e un salvataggio in extremis all'ultima curva, riesce a conquistare il primo tempo parziale con 1:32.48. Subito dopo il canadese parte il nostro primo atleta, Dominik Paris, seguito da Mattia Casse. I due azzurri sono protagonisti di prove opposte fra loro: bene Domme che chiude alle spalle di Cook, mentre fa male Casse che sbaglia l'entrata nel ciaslat buttando al vento l'ottimo parziale registrato nella prima parte di Saslong.
Cambia tutto con la discesa di Erik Guay che batte tutti di mezzo secondo, mettendosi sulla hot seat fino alla discesa dei due dominatori di SuperG: Kilde e Jansrud. Il campione del mondo è il primo a scendere dei due e grazie ad un grande ultimo settore riesce a battere il tempo di Guay, ma Jansrud fa meglio ancora, nonostante un grave errore nel salto finale. Il norvegese, già vittorioso in questa stagione, deve attendere poco per scoprire se potrà festeggiare o meno. Subito dopo di lui, infatti, scende il terzo big norvegese: Aksel Lund Svindal. Il campione scandinavo non è però in giornata, commette molti errori nella parte alta della pista che chiamano la sua uscita di scena che, infatti, arriva puntuale. Svindal approccia l'ultimo salto della Saslong troppo schiacciato e stretto e al momento dell'atterraggio perde l'appoggio e va ad inforcare nella porta successiva, fortunatamente senza conseguenze per il suo ginocchio.
Per la spedizione azzurra questo SuperG non può essere soddisfacente. Nessuno dei nostri portacolori va vicino al podio e solo due, Paris ed Innerhofer, riescono a chiudere nella top ten. Peter Fill, dopo aver ben figurato nelle prove di discesa, non riesce a trovare la spinta giusta per scendere a tutta velocità nel ciaslat, chiudendo così appena fuori dai primi dieci.