Sei vittorie su sette gare disputate. "Prova a prenderlo", potremmo dire parafrasando un celebre film con protagonisti Leonardo Di Caprio e Tom Hanks.
Martin Fourcade vince anche la staffetta maschile di Pokljuka e porta a casa così tutte e tre le gare in terra slovena. E pensare che prima di venerdì questa località era stata un tabù per lui, dal momento che non era mai riuscito a primeggiare sulle Alpi Giulie.
Ma quest'anno il fuoriclasse francese ha deciso di mettere da parte i regali - pochi in verità anche negli anni passati - e di mangiare da solo tutta la torta.
Questa volta Fourcade non deve far altro che controllare la situazione dopo che i compagni di squadra lo hanno lanciato in ultima frazione con un vantaggio di una ventina di secondi.
L'Mvp della staffetta va senza dubbio a Fillon Maillet, bravo in seconda frazione a scavare il solco decisivo. Fourcade, dal canto suo, se la deve vedere con gli avversari di sempre, soprattutto quell'Anton Shipulin molto brillante in questi giorni.
Il russo ha provato a forzare sia sugli sci che al poligono, ma ancora una volta nulla ha potuto di fronte alla lucidità del transalpino.
Fourcade si presenta all'ultimo poligono con la tranquillità di sempre ed evita di dare qualsiasi speranza ai rivali piazzando una serie senza ricariche.
Per la Francia arriva la vittoria numero sette in stagione: ai trionfi di Fourcade, infatti, va aggiunto anche il successo di Dorin nella sprint di Oestersund. Le affermazioni dei francesi nelle staffette non sono un caso, ma confermano lo stato di salute dell'intero movimento, capace di sfornare talenti a profusione e di candidarsi come squadra di riferimento del panorama mondiale.
Alle spalle del team transalpino arrivano altri due colossi del biathlon internazionale, ovvero Russia e Germania. La squadra russa dimostra di essere in crescita, grazie ad uno Shipulin in grande spolvero e a dei giovani promettenti come Tvetskov, Babikov ed Eliseev.
Sul gradino più basso del podio si piazza la Germania che mette in mostra soprattutto un Benedikt Doll in formato extra lusso nell'ultimo giro della terza frazione e un Simon Schempp molto solido in chiusura.
Negativa, invece, la prova della Norvegia che decide di non schierare Johannes Bø e nonostante delle prestazioni sufficienti di Bjørndalen e Svendsen non va oltre il nono posto.
Bene, invece, l'Italia. La formazione azzurra disputa una gara al di sopra delle attese restando nelle posizioni di vertice fino all'ultimo.
Hofer e Windisch consentono a Giuseppe Montello di iniziare la sua frazione in terza posizione. L'atleta classe 1992 disputa un'ottima prova, mancando un solo bersaglio al tiro e tenendo un ritmo tutto sommato discreto sugli sci.
Si difende anche Thomas Bormolini in chiusura, dove riesce a limitare i danni di fronte ad atleti nettamente superiori a lui. Alla fine per l'Italia arriva un buonissimo settimo posto che rappresenta un bel segnale in vista delle prossime tappe.
La tre giorni in terra slovena si chiuderà più tardi con la staffetta femminile, prima di spostarsi la prossima settimana in Repubblica Ceca a Nove Mesto.