Marcel Hirscher spara, Henrik Kristoffersen risponde, e la Val d'Isere si infiamma per uno slalom speciale vinto clamorosamente dal giovane sciatore norvegese, il quale torna al trionfo dopo qualche mese difficile. Seconda posizione per il leader della classifica di specialità, anche perchè Alexis Pinturault dà luogo a un vero e proprio suicidio: il padrone di casa disputa una prima manche ai limiti della perfezione, andando però a sbagliare dopo poche porte dall'inizio della seconda frazione. Capitolo italiani: il migliore è Stefano Gross che chiude al quinto posto a mezzo secondo dal podio. Settima posizione per Manfred Moelgg, primi punti in coppa del mondo per Tommaso Sala (13° davanti a Thaler), poi Giuliano Razzoli diciannovesimo.
Giuliano Razzoli è il primo a prendere il via, subito superato da un Michael Matt intenzionato a cancellare la negativa prima manche. Nemmeno l'altro azzurro partito con i primi numeri, Patrick Thaler, riesce a scavalcare un austriaco apparso pulito e carico. Grande attesa per il belga Marchant, che porta a casa i primi punti dopo essere partito con il pettorale 65, mentre la pista si "mangia" prima Hargin e poi Muffat-Jeandet. Era da seguire con attenzione un altro giovane, il nostro Tommaso Sala, sceso col pettorale 43: ottima discesa e secondo tempo momentaneo, dietro solo all'austriaco.
Pista che non si rovina con il passare delle discese, Marc Digruber lo dimostra firmando il miglior tempo dopo un'altra discesa da rivedere di Jean-Baptiste Grange. Poi è bravo il giapponese Yuasa a infilarsi tra la coppia austriaca al comando e quella italiana all'inseguimento. È la volta di Manfred Moelgg: prima parte di discesa solida, poi il crollo nella seconda anche se c'è il terzo tempo momentaneo, migliore di quello di un Andre Myhrer lento in avvio ma molto prestante nel finale.
Si entra in Top Ten, e si parte con un disastro a tinte austriache: Manuel Feller inforca quasi a metà pista, Marco Schwarz combina disastri nella seconda parte e vanifica così un'ottima prima manche. Poi è la volta di Yule, che limita i danni nel finale ma maledice il muro, mentre è clamorosa l'inforcata di Neureuther, il quale stava andando come un treno prima di far passare un paletto tra i suoi sci. La seconda parte continua a mietere vittime, come nel caso di Mattias Hargin, poi tocca al nostro Stefano Gross: velocissimo in avvio, un po' balbettante nella fase centrale, poi un errore prima delle combinazioni finali gli costa caro, pur essendo secondo. Parola a Marcel Hirscher: la fame dopo una prima manche balbettante è clamorosa, la sua prova lo è di più, e rifila oltre un secondo e mezzo alla concorrenza.
Lotta per il podio che passa, dunque, anche dal leader di specialità. Ma si riparte da Kristoffersen: qualche errorino nella prima fase, ma è splendida la seconda metà della sua discesa, con un tempo strepitoso che lo mette in corsa per la vittoria. Khorishilov deve ora fare un'impresa per restare davanti al norvegese, ma nemmeno un treno potrebbe farci qualcosa, e il russo resta così dietro anche a un Hirscher che torna sul podio. L'ultimo ostacolo per una nuova vittoria scandinava si chiama Alexis Pinturault: la sua manche, però, dura qualche paletto, poi l'errore clamoroso che getta nello sconforto il pubblico locale e restituisce il sorriso a Kristoffersen.