La Diamond League fa tappa - per la terza prova del 2016 - a Rabat. In archivio Doha e Shanghai, il Marocco è il teatro che ospita la grande Atletica. Curiosità, in chiave italiana, per la prova dell'Alto, con Tamberi e Fassinotti al via. Dopo il lavoro in Spagna, Gimbo torna in gara con alcuni dei migliori interpreti della disciplina. Il riscontro, come prevedibile, non è eccezionale. Tamberi supera i 2.25 alla terza prova e qui si ferma. Peggio fa Fassinotti, infastidito forse dal forte vento. 2.20 per lui. Per la vittoria è lotta a due, Bondarenko - in difficoltà a 2.28 - trova l'acuto a 2.31 e regola così Kynard.
A strappare l'attenzione è soprattutto il mezzofondo. Diverse le prestazioni degne di nota in chiave mondiale. Almaz Ayana piazza un crono sensazionale sui 5000 - 14'16"31 - mentre Caster Semenya, negli 800, si impone con un clamoroso 1'56"68. In questa prova, seconda è la Niyonsaba, 1'57"74. In sei chiudono sotto i due minuti. Iguider timbra il miglior crono del 2016 sui 3000, 7'36"85, mentre sorprende l'azione di Kipruto sui 3000 siepi. In una sorta di campionato keniano, stronca la resistenza di Birech e quasi senza fatica taglia il traguardo in 8'02"77 (Chatbi, 32enne bergamasco, di origine marocchine, chiude in 8'21"92. Pass per Rio in tasca).
LaShawn Merritt è il migliore sul giro di pista. Basta, all'americano, una prestazione normale - 44"66 - per regolare il belga K.Borlée. Alonso Edward primeggia nei 200 - 20"07 - mentre gli 800 - questa volta al maschile - trovano il loro epilogo in volata. La spunta il transalpino Bosse, davanti a Makhloufi e Tuka.
Oliver - 13"12 - precede di un centesimo Ortega nei 110 hs, mentre nei 100, al femminile, è da registrare l'ottima performance di Elaine Thompson. Con vento contrario, corre in 11"02, sgretolando la concorrenza. Si rivede la Jeter. La statunitense è lontana però da una forma accettabile.
Bella gara, infine, nel lungo M. Samaai balza due centimetri oltre Lapierre. 8.38 il primo, 8.36 il secondo.