A Boston sembrava dovessimo assistere ad una vittoria annunciata alla fine del programma corto maschile, ma le cose sono cambiate oggi. Javier Fernandez, autore di uno splendido libero, si presentava alla finale in seconda posizione, con ben dodici punti di distacco da Yuzuru Hanyu, il più favorito per la vittoria.
Lo spagnolo aveva deluso nel programma corto, con qualche errore che sembrava avergli compromesso l’intera competizione, anche a confronto con il suo avversario diretto, che era stato invece autore di un programma di altissimo livello. Ma al libero le cose sono cambiate: prova di grande forza di Fernandez, che sulle note di “Guys & Dolls” di Frank Sinatra ha recuperato ampiamente il gap, andandosi a prendere la leadership per non lasciarla più. Tre salti quadrupli e sette tripli, oltre ad axel ed altri elementi tecnici di grande rilevanza, gli hanno conferito il punteggio tecnico più alto, raggiungendo quota 216.41 punti (314.93 finali). Javier Fernandez si è confermato così Campione del mondo, conquistando il titolo per il secondo anno consecutivo.
Meno incisivo e sicuramente sotto le aspettative Yuzuru Hanyu. Il grande favorito per la vittoria arrivava al libero con ben dodici punti di vantaggio, ma il nervosismo e la tensione gli hanno giocato un brutto scherzo. Incerto anche sugli elementi tecnici che a lui riescono meglio, non è riuscito a confermarsi leader. Il quadruplo salchow in particolare gli è costato una mano sul ghiaccio prima ed una caduta poi, abbassando così il punteggio tecnico. Altre imprecisioni nell’insieme del programma lo hanno relegato in seconda posizione, con un punteggio comunque molto alto (295.17 finale).
Accesa la lotta per la medaglia di bronzo, che ha visto protagonisti ben cinque atleti. Ad ottenerla però è stato Boyang Jin, che può vantare un record: è il primo cinese a salire sul podio ai mondiali ed il primo in assoluto ad atterrare quattro quadrupli in un programma libero. Quarto posto per il russo Mikhail Kolyada, che con le sue buonissime prestazioni in questo mondiale supera Plushenko nel primato nazionale. Solo quinto Patrick Chan, che arrivava al libero in terza posizione, ma non è riuscito ad essere incisivo. Il canadese precede il primo atleta di casa, Adam Rippon, sesto, riuscito ad andare oltre i novanta punti del pannello tecnico, così come il connazionale Max Aaron, ottavo.
L’unico italiano in gara, Ivan Righini, non è andato oltre la dodicesima posizione. C’è delusione per qualche elemento tecnico non perfetto ed una caduta che gli ha compromesso il finale, ma con il punteggio finale ha ottenuto il suo miglior risultato e sa che potrà anche ambiare ad entrare in top ten.
CLASSIFICA FINALE
- Javier FERNANDEZ (ESP) – 314.93 (2/1) ER
- Yuzuru HANYU (JPN) – 295.17 (1/2)
- Boyang JIN (CHN) – 270.99 (5/3)
- Mikhail KOLYADA (RUS) – 267.97 (6/5) NR
- Patrick CHAN (CAN) – 266.75 (3/8)
- Adam RIPPON (USA) – 264.44 (7/4) NR
- Shoma UNO (JPN) – 264.25 (4/6)
- Max AARON (USA) – 254.14 (8/7)
- Michal BREZINA (CZE) – 237.99 (11/9)
- Grant HOCHSTEIN (USA) – 237.25 (16/10) PB
- Denis TEN (KAZ) – 230.13 (11/11)
- Ivan RIGHINI (ITA) – 228.52 (9/12)