Quando si parla di Martin Fourcade, occorre scomodare la storia. Oro iridato, anche nell'Individuale, a completare un cerchio magico che accorpa Mondiali e Olimpiadi. Quattro sinfonie, in quattro competizioni, nella medesima gara, la più difficile del Biathlon.
Il pubblico presente sulle tribune di Oslo-Holmenkollen si alza e applaude, in segno di riverenza. Martin parte forte, sugli sci crea un solco importante, a terra si prende spazio e tempo. Un piccolo neo alla seconda fermata al poligono, un errore che mette pepe su una gara altrimenti scritta. Da metà prova è rincorsa, un cavallo pazzo in testa, J.Boe, e il cacciatore Fourcade all'inseguimento. La giovane età gioca un brutto scherzo al più giovane dei fratelli Boe. Sparacchia in apertura di quarto poligono e si consegna al Re. Fourcade divora sugli sci Landertinger e Eder e si mette al collo l'ennesimo alloro di questa edizione iridata. Storia.
Quest'oggi tocca alla Staffetta femminile, con l'Italia che si gioca una medaglia, almeno ai nastri di partenza. Vittozzi, Oberhofer, Runggaldier e Wierer, questo, nell'ordine, il quartetto azzurro. I risultati di stagione (successo a Hochfilzen, terzo posto a Ruhpolding, poi due piazzamenti nelle prime cinque posizioni) nobilitano la candidatura della nostra Nazionale. Fondamentale, per consegnare a Wierer un testimone da podio, il balzo in avanti, in termini di condizione e testa, di Oberhofer, fin qui non al meglio. A Runggaldier si chiede una conferma dopo l'Individuale, a Vittozzi un buon lancio.
Tante le formazioni di primo piano. Con il pettorale n.1 l'Ucraina, che ha al via V.Semerenko, in terza Pidhrushna e in chiusura Dzhima. Col 3 la Repubblica Ceca di Soukalova e Vitkova, poi la solida Germania, che si affida a Preuss per inaugurare la "campagna" odierna. Ultimi colpi di sci "assegnati" a Dahlmeier. La Francia parte con Braisaz, poi Bescond, Chevalier e soprattutto Dorin. Insegue, infine, il riscatto la Russia. Akimova in prima, Zagoruiko in seconda, Virolaynen in terza e Yurlova in quarta. Polonia mina vagante.