Avete presente l'ululato di Ruhpolding? Ecco, oggi, le migliaia di persone accorse sulla collina di Holmenkollen per la sprint femminile, hanno creato un'atmosfera simile nel momento in cui la beniamina di casa, Tiril Eckhoff, si è presentata al secondo poligono a sparare per la vittoria.
Iniziare una sessione di tiro e sentire un supporto di questo tipo ad ogni bersaglio centrato, rappresenta un'iniezione di fiducia incredibile.
Ed Eckhoff, certamente non l'atleta più precisa del lotto, è riuscita a beneficiare di questo clima dal fascino magnetico, piazzando un dieci su dieci insolito per lei.
La norvegese ottiene così il primo titolo iridato della sua carriera, che è anche la prima medaglia d'oro per la Norvegia in questa edizione dei mondiali.
Del resto Eckhoff aveva preparato questa rassegna iridata, in particolare la sprint, con una cura quasi maniacale, arrivando all'appuntamento odierno in una condizione fisica stratosferica.
Lo ha dimostrato dal primo all'ultimo metro, tenendo un passo sugli sci di quelli che fanno male a tutte e trovando la precisione al poligono auspicata.
La norvegese rovina, in un certo senso, la festa francese. Quando Marie Dorin Habert, infatti, ha chiuso la sua seconda sessione di tiro con uno zero, completando lo shoot-out, i transalpini hanno davvero sperato di vincere il terzo oro su tre gare disputate.
Ed invece è arrivata Eckhoff che ha costretto Dorin ad accontentarsi del secondo posto. Un successo nella sprint odierna avrebbe, tra le altre cose, consentito a Dorin di conquistare il secondo titolo iridato consecutivo in questo format, dopo l'oro ottenuto l'anno scorso a Kontiolahti.
Estremamente appassionante anche la battaglia per il terzo posto. Alla fine la spunta una Laura Dahlmeier in grandissimo spolvero nell'ultima tornata.
Dopo aver commesso un errore al primo poligono, la tedesca cresce alla distanza, piazzando uno zero in piedi ed imponendo un ritmo negli ultimi 2,5 km insostenibile per le altre.
Guadagna addirittura sedici secondi su un'atleta come Dorin e riesce a sopravanzare Soukalova e Wierer.
La ceca commette anche lei un errore nella prima sessione di tiro e deve accontentarsi di un quarto posto che, però, l'avvicina alla conquista della sua prima sfera di cristallo.
Alle spalle di Soukalova si piazza, per l'appunto, Dorothea Wierer. L'azzurra riesce a trovare lo shoot-out, con un secondo poligono che è un vero e proprio capolavoro.
La sua prova sugli sci, però, specie nell'ultimo giro, non è nelle migliori, dimostrando, probabilmente, di non gradire molto il tipo di neve presente ad Oslo e di possedere uno stato di forma leggermente inferiore rispetto ad un mese fa.
Il quinto posto odierno rappresenta comunque un buonissimo risultato, che le consentirà di attaccare il podio nell'inseguimento di domani, un format che quest'anno ha dimostrato di gradire oltremodo.
Tra le altre azzurre, da segnare l'ottimo ventesimo posto di Lisa Vittozzi con un solo errore.
Trentaseiesima Karin Oberhofer (0+2), cinquantesima Federica Sanfilippo (0+3).