Giovedì 3 Marzo, a Oslo-Holmenkollen, prenderà il via l'edizione numero 48 dei campionati del mondo di biathlon.
La redazione sport invernali di Vavel Italia ha scelto di presentare l'evento realizzando un'intervista esclusiva a Massimiliano Ambesi, voce storica del biathlon e delle discipline invernali di Eurosport Italia e capo-redattore di Neveitalia Sport.
Chi segue il biathlon da parecchi anni è letteralmente cresciuto con le telecronache di Ambesi e Dario Puppo, entrambi capaci di trasmettere una conoscenza ed una passione per la disciplina con pochi eguali nel panorama del giornalismo sportivo italiano.
Nessuno, quindi, meglio di Massimiliano Ambesi, può aiutarci ad introdurre la prossima rassegna iridata che si svolgerà sulla collina di Holmenkollen, un luogo che ha fatto la storia dello sci nordico e che è destinato nei prossimi giorni a scrivere altre pagine importanti della sua leggenda.
Vi proponiamo di seguito l'intervista realizzata, dove vengono affrontati diversi temi, partendo proprio dai ricordi che suscita una località come quella di Oslo e finendo con i favoriti della vigilia e con le possibilità di medaglia della squadra italiana.
Quest'anno i mondiali di biathlon si svolgeranno ad Oslo/Holmenkollen, vero e proprio tempio dello sci nordico. Che ricordi ti vengono in mente se pensi alla storica località norvegese?
Il ricordo indelebile resta legato a Magdalena Neuner che, nonostante la febbre alta, riuscì a vincere la sprint del 2011 infliggendo distacchi abissali a tutte le avversarie grazie ad un’impressionante progressione negli ultimi due giri.
Quali sono, invece, le caratteristiche del tracciato e del poligono di Oslo? Possono avvantaggiare qualche atleta in particolare?
Il poligono non è impegnativo. Ci si arriva al termine di una lunga discesa che consente di rifiatare e, inoltre, è riparato a sinistra e frontalmente. Il problema principale potrebbe essere la visibilità in caso di foschia, situazione abituale ad Holmenkollen. Il tracciato è mediamente impegnativo, ma bisogna prestare attenzione a non finire fuori giri nelle fasi iniziali. Non mancano i saliscendi e con una buona distribuzione dello sforzo è possibile limitare i danni rispetto ai big sugli sci stretti. Il vero spauracchio per tanti sarà la preparazione dei materiali perché, sovente, le condizioni che si trovano sulla collina di Holmenkollen non sono di facile lettura al punto che l’intuizione corretta potrebbe anche fare la differenza.
Se iniziamo ad analizzare i favoriti, impossibile non partire da Martin Fourcade. In questa stagione il francese ha battuto l'ennesimo record superando il connazionale Poirée per numero di vittorie in competizioni di primo livello (attualmente secondo all time dietro al solo Bjørndalen).
Teoricamente, in questa edizione dei mondiali, Fourcade ha l'opportunità di raggiungere Ricco Gross per numero di medaglie iridate (dovrebbe vincere cinque medaglie in sei competizioni). Può essere questo, per lui, un obiettivo credibile?
In realtà, le venti medaglie iridate le hanno vinte anche Luck e Fischer. Ciò premesso, non penso che Martin Fourcade presti grande attenzione al numero delle medaglie globali conquistate. Quello che conta è vincere titoli individuali e affermare sempre più lo status di leader del movimento. Potenzialmente, potrebbe essere da podio in sei gare su sei, ma nel biathlon non esiste nulla di scontato. L’eventuale vittoria nella sprint sarebbe piuttosto significativa e lo porterebbe da subito a sette titoli iridati individuali come Poirèe. Resta, in ogni caso, la gara più complessa anche per un fuoriclasse del calibro di Martin Fourcade.
Per ovvi motivi c'è grande attesa in casa Norvegia per questi mondiali. Gli atleti norvegesi di punta hanno deciso di saltare chi una chi entrambe le tappe americane. Può essere un vantaggio o è sempre meglio gareggiare? Svendsen, per esempio, ha disputato la sua ultima gara il 23 gennaio, l'inseguimento di Anterselva...
Johannes Bø sarà l’uomo da battere nella sprint e Tirill Eckhoff si presenterà all’appuntamento iridato tirata a lucido. La Coppa del Mondo, di norma, va onorata, ma, in campo maschile, con il discorso sfera di cristallo già chiuso da tempo, è comprensibile la strategia degli atleti di casa, che hanno deciso di focalizzare le attenzioni sui Mondiali. Per atleti di grande esperienza come Bjørndalen o Svendsen non ci saranno problemi a riadattarsi al clima di gara. Bisognerà appurare se avranno il passo per fronteggiare gli avversari più qualificati come Fourcade, Shipulin e Schempp. Le aspettative sono molto elevate soprattutto per i fratelli Bø.
Quale può essere la sorpresa di questi mondiali? Ti aspetti un acuto magari da Rastorgujevs o dagli austriaci?
Non mi aspetto particolari sorprese. Nel settore maschile, i valori sono piuttosto definiti. In campo femminile, non mi stupirei di vedere un cambio di marcia da parte di atlete dall’importante palmares, che nella parte iniziale della stagione non si sono espresse al top del potenziale.
In campo femminile è in gioco anche la Coppa del Mondo.
Soukalova si è dimostrata fin qui inattaccabile per via di una costanza di rendimento e di una precisione al poligono impressionanti. Riuscirà, però, secondo te a sfatare il tabù che la vede ancora a zero ori nelle gare individuali ai mondiali?
Per quanto riguarda, invece, la lotta per la sfera di cristallo, c'è qualcuno tra le inseguitrici che la può impensierire di qui a fine stagione o la Repubblica Ceca è destinata a portarsi a casa la seconda Coppa del Mondo della sua storia?
Se Soukalova resta in salute, il discorso Coppa del Mondo è già chiuso. Resto dell’opinione che diverse atlete si presenteranno ad Oslo con una condizione migliore, perfettamente calibrata sull’evento. Per questo motivo, non sarà scontato per Soukalova vincere titoli. Chiaramente il 93,55% con cui si è fino ad oggi espressa al poligono rappresenta il migliore biglietto da visita per provare a fare il colpo nella 15 km.
Per la prima volta Wierer arriva ad un appuntamento dove si assegnano delle medaglie con un po' di pressione addosso. Rischia di essere un peso o è abbastanza matura per gestire una situazione di questo tipo?
Chi conquista otto podi nel corso di una stagione non può avere problemi di maturità nel gestire l’eventuale pressione. Peraltro, dopo quanto fatto in questi mesi, Wierer non ha l’obbligo del risultato a tutti i costi. Comunque vada a finire, il suo bilancio stagionale sarà positivo. Va da sé che tante avversarie hanno puntato tutte le fiches sui Mondiali e, quindi, il livello della concorrenza sarà superiore rispetto a quanto visto nelle tappe di Coppa del Mondo finora disputate.
(Al minuto 31:50 la perfetta rappresentazione della maturità raggiunta da Wierer ed un Dario Puppo che fatica - si fa per dire - a controllare le proprie emozioni...)
Agli ultimi giochi olimpici l'Italia ha raccolto una medaglia di bronzo nella staffetta mista. Può essere ancora questa la gara che darà maggiori soddisfazioni agli azzurri o ti aspetti dei risultati positivi anche in altri format?
L’Italia non parte favorita nella staffetta mista e per salire sul podio dovrà sperare nei passaggi a vuoto di nazioni più attrezzate. La gara dove sulla carta le possibilità di ben figurare sono maggiori è la staffetta femminile, fermo restando che Germania, Repubblica Ceca, Norvegia, Ucraina, Russia e Francia non partono battute e non sono inferiori all’Italia.
Se potessi puntare su un uomo ed una donna come "atleti copertina" della prossima edizione dei campionati del mondo su chi metteresti il tuo gettone?
Laura Dahlmeier e Martin Fourcade.
Chiudiamo con una considerazione sullo stato attuale del biathlon italiano. In questi anni, anche grazie alla passione e alla competenza che avete messo tu e Dario Puppo nelle vostre telecronache e ai recenti risultati, arrivati soprattutto in campo femminile, il biathlon è riuscito ad avere un seguito sempre più importante.
Qual è il prossimo passo che deve compiere l'Italia come movimento? Per arrivare ai livelli di un paese come la Francia, per fare un esempio non casuale, su cosa bisognerà investire negli anni a venire?
Il discorso legato agli investimenti è complesso perché le risorse sono scarse. Bisogna puntare sulla crescita della classe dirigenziale, migliorare nella comunicazione e porre le basi per un progetto di crescita che vada oltre gli abituali campanilismi di stampo italiota. E’ necessario che fondo e biathlon viaggino su binari paralleli evitando che vengano alimentate le consuete battaglie tra poveri. In questo caso, l’unione fa la forza e può garantire un progresso in entrambe le discipline aumentando progressivamente il numero di praticanti. Proprio a tal proposito, diventa fondamentale la formazione dei tecnici perché la metodologia di lavoro deve essere la medesima dovunque. E’ questo il segreto di Pulcinella della Francia. Per farla in breve, se in futuro ci saranno capitali a disposizione, gli investimenti dovranno riguardare principalmente la formazione dei tecnici e i ragazzi in età adolescenziale.
Ringraziamo Massimiliano Ambesi per la disponibilità e ci prepariamo ad assistere ad una grande manifestazione con diversi temi da sviluppare e tanti possibili protagonisti.
Ecco di seguito il calendario e l'orario delle gare:
03/03/2016 - 15: 30 - 2x6 + 2x7,5 km Staffetta Mista
05/03/2016 - 11:30 - 10 km Sprint Uomini
05/03/2016 - 14:30 - 7,5 km Sprint Donne
06/03/2016 - 13:30 - 12,5 km Inseguimento Uomini
06/03/2016 - 15:45 - 10 km Inseguimento Donne
09/03/2016 - 15:30 - 15 km Individuale Donne
10/03/2016 - 15:30 - 20 km Individuale Uomini
11/03/2016 - 15:30 - 4x6 km Staffetta Donne
12/03/2016 - 15:30 - 4x7,5 km Staffetta Uomini
13/03/2016 - 13:00 - 12,5 km Mass Start Donne
13/03/2016 - 16:00 - 15 km Mass Start Uomini