Frattura del piatto tibiale sotto al ginocchio sinistro. Questo han sancito esami più approfonditi sull'arto di Lindsey Vonn, messo a dura prova dalla rovinosa caduta di sabato in Super G ad Andorra. Gli esami strumentali approfonditi, quindi, hanno avvallato le proccupazioni emerse nell'immediato post volo molto di più di quanto la prestazione monstre di ieri avevano provato a spazzare via.
Prima al termine del Super G, tredicesima a fine gara dopo la manche di slalom, da vera fuoriclasse Lindsey ieri si è presa tutta la scena per sè, con buona pace di Marie Michelle Gagnon vincitrice di tappa. Mandando anche in tilt Lara Gut, che nello slalom finisce fuori e le regala anche qualche punto, dopo che già la svizzera - complice anche la copiosa nevicata scesa mentre gli addetti soccorrevano la Vonn in pista - non era stata in grado di approfittare appieno dell'uscita di scena della rivale. Eroica, stoica, bionica. E, aggiungerei, anche quel pizzico di follia che è elemento essenziale di ogni Campione, anche per chi pare più un robot costruito per vincere demolendo ogni possibile record. E così, mentre qualsiasi altro mortale sarebbe rimasto sul letto con la borsa del ghiaccio sull'arto infortunato, Lindsey si è fatta drenare il ginocchio, installare un paio di tutori e via, a tutto gas fra le curve dello stesso Super G dove non più tardi di 24 ore prima era ruzzolata rovinosamente tenendo tutti con il fiato sospeso.
Al netto dei prodigi, però, c'è da fare i conti con la diagnosi sentenziata dalla risonanza magnetica. C'è la frattura al piatto tibiale, ma per fortuna - parola della stessa Vonn via social - «Il legamento collaterale mediale sembra decente come pure il resto del ginocchio. Ora parlerò con il mio staff e decideremo un piano d’azione. Vi terrò aggiornati, grazie a tutti coloro che mi supportano sempre». Il che, tradotto in moneta sonante, significa scegliere se continuare la stagione - con i rischi annessi e connessi di incappare in problemi più seri - per provare a condurre in porto con successo la caccia alla quinta Coppa del Mondo overall oppure fermarsi, di fatto lasciando strada libera a Lara Gut. Infliggendo però, allo stesso tempo, l'ennesimo duro colpo a questa stagione disgraziata, che si è trovata orfana di Anna Fenninger ancor prima del via e che ha dovuto fare i conti anche con lo stop di Mikaela Shiffrin, da poco rientrata nel giro; ma che, soprattutto, aveva trovato nella bellissima sfida fra le due bionde un tema di interesse.
La logica suggerirebbe la seconda opzione, ovvero quella di fermarsi per non rischiare e ripresentarsi al cancelletto la prossima stagione pregando gli dei dello sci perchè finalmente possano smetterla di accanirsi su di lei come sta accadendo da ormai tre anni a questa parte. Difficile però dare credito alla logica quando di mezzo c'è Lindsey Vonn: ferma restando la prece anti-jella a chi di dovere lassù, l'ipotesi numero uno non sarebbe poi da considerarsi così peregrina. Scommettiamo?