C'è solo un signore assoluto nel biathlon moderno e si chiama Martin Fourcade.
Difficile trovare un dominio simile nelle discipline invernali. Forse dobbiamo scomodare Sara Takanashi, ma la competitività del biathlon maschile attualmente è nettamente superiore rispetto a quella del salto femminile.
E allora infrangere tutti record, come sta facendo Fourcade in questi anni, assume, se è possibile, ancora più valore.
Con la vittoria nella sprint di Canmore, il fuoriclasse transalpino raggiunge quota 45 successi in gare di primo livello e supera il connazionale Poirée al secondo posto tra i più vincenti della disciplina.
Superfluo dire chi sia in vetta in questa speciale graduatoria: ovviamente Ole Einar Bjørndalen.
Per lui si tratta anche della sesta vittoria stagionale, un'affermazione che lo rende sempre più saldo in testa alla classifica di Coppa del Mondo e che lo avvicina sempre più alla cinqua sfera di cristallo consecutiva.
La gara odierna è la manifestazione della sua superiorità. Al cospetto di avversari che hanno disputato una sprint ai limiti della perfezione, Fourcade ha tirato fuori una gara enciclopedica al tiro e devastante sugli sci, dove ha ottenuto il primo tempo assoluto.
Tra l'altro il francese si è tolto anche lo sfizio di concludere la prima sprint dell'anno senza errori (fino adesso c'era riuscito solamente nell'inseguimento di Anterselva).
Martin Fourcade chiuderà alla fine con 15 secondi di vantaggio sul russo Anton Shipulin e con 18 secondi sul tedesco Simon Schempp, entrambi senza errori.
I due sono stati autori di una gara estremamente competitiva, dando la paga a tutti i rivali che non siano Fourcade. In questo momento storico, però, quando il francese mette insieme velocità di esecuzione, precisione al tiro e passo sugli sci diventa pressochè ingiocabile.
Alle spalle del trio di testa si piazzano ben tre austriaci: Julian Eberhard, Dominik Landertinger e Simon Eder.
Notevole soprattutto la prova di Eberhard, quarto nonostante due errori al poligono. L'Austria conferma, dunque, quanto di buono fatto intravedere nelle ultime tappe, dimostrando di essere un candidata seria per il podio nella staffetta dei mondiali di Oslo.
Buona la gara degli azzurri. Dominik Windisch ottiene il miglior risultato stagionale, nonchè il secondo miglior risultato della carriera, piazzandosi ottavo con un bersaglio mancato.
L'atleta altoatesino mette in mostra un ottimo passo sugli sci, specie nell'ultimo giro, realizzando alla fine il sesto tempo assoluto nella parte sciata.
Discreta anche la gara di Lukas Hofer. Sulla pista che gli ha regalato due titoli iridati nei mondiai junior del 2009, Hofer chiude diciottesimo.
Una probabile caduta nel secondo giro, però, gli ha tolto la possibilità di finire tra i primi dieci, che in contumacia dei big di casa Norvegia, sarebbe stato comunque un risultato oltremodo positivo per gli azzurri.