Non ci abitueremo mai al talento cristallino di Dorothea Wierer.
Impossibile non meravigliarsi ogni volta che affronta una sessione di tiro e copre i bersagli con quella velocità e quella sicurezza disarmante.
I risultati a livello junior, del resto, parlavano per lei: tre ori nella rassegna iridata di Nove Mesto, un certificato di forza e speranza che ci ha accompagnato fino a quando il 9 gennaio 2009 ha esordito tra i più grandi.
Oggi, Dorothea Wierer coglie il suo secondo successo in Coppa del mondo nell'individuale di Ruhpolding, il format più duro in assoluto e quello che lei stessa ha dichiarato di non amare.
Eppure le uniche due affermazioni ottenute nel corso della sua giovane carriera sono arrivate proprio in questa tipologia di gara: 15 km sugli sci e quattro poligoni da affrontare, con un minuto di penalità per chi manca un bersaglio.
L'individuale è la gara degli atleti precisi al poligono e lei, da atleta che spara con l'88% in stagione, non può che competere ad alti livelli. Tutta questione di testa e quella certamente non le manca.
Si presenta a Ruhpolding con il pettorale rosso di leader della classifica di specialità per aver vinto a Östersund l'unica gara disputatasi in questo format.
Evidentemente, però, Wierer non ha sentito la pressione del primato e della possibilità di vincere la classifica di specialità. Quest'anno, infatti, si disputano solo tre individuali (l'ultima sarà ai mondiali di Oslo) e con un risultato pesante, oggi, c'era l'opportunità concreta di portarsi a casa un trofeo che sarebbe solamente il secondo nella storia dell'Italia (l'unica è stata Nathalie Santer nel 1993-94, vincendo la classifica di specialità proprio dell'individuale).
Un risultato che prontamente è arrivato con una gara praticamente dominata. Grazie al successo odierno le basterà, adesso, un nono posto ad Oslo per portarsi a casa la coppa di specialità.
Il merito è ancora una volta della precisione e della velocità al tiro (ottiene nettamente il primo tempo per velocità di esecuzione). Wierer si rende protagonista di uno shoot-out che le permette di battere le avversarie più forti sugli sci, una su tutte Kaisa Makarainen.
La finlandese finisce la gara in crescendo e conclude al secondo posto con 54"8 di ritardo. Dopo aver commesso un errore al primo poligono a terra, aumenta gradualmente il passo sugli sci e non sbaglia più al tiro.
L'ultimo giro è semplicemente impressionante, in pieno stile Makarainen.
Riesce a superare tutte le rivali per il podio e raggiunge un secondo posto importante, soprattutto per la classifica generale.
Terza una Gabriela Soukalova (0+1+0+0) protagonista dell'ennesima gara tra le primissime. Il risultato odierno porta la ceca ad allungare sulle avversarie dirette nella classifica di Coppa del Mondo, dove adesso è al comando con 551 punti, davanti a Dorin Habert (506 punti), oggi sesta per via di due errori commessi nelle prime due sessioni di tiro.
Leggermente più indietro le altre con Hildebrand, Dahlmaier, Makarainen e Wierer racchiuse in 38 punti.
In casa Italia è da registrare anche la splendida la prova di Federica Sanfilippo. L'azzurra chiude all'ottavo posto grazie ad una gara estremamente solida al poligono (un solo errore per lei) ed incisiva sugli sci stretti (nono tempo assoluto).
Bene anche Alexia Runggaldier (0+0+0+1) trentacinquesima; opache, invece, le prove di Karin Oberhofer, quarantottesima con quattro errori, e Lisa Vittozzi, cinquanduesima con tre errori.