Lo ha sognato e accarezzato a lungo e oggi, finalmente, è arrivato il primo successo in carriera per Dorothea Wierer.
L'azzurra si impone nell'individuale di Östersund, prima gara della Coppa del Mondo femminile di biathlon.
Dopo sei podi tra competizioni individuali e a squadre, Wierer riesce a salire sul gradino più alto del podio. L'affermazione dell'atleta di Brunico ha un sapore storico per l'intero biathlon italiano.
In campo femminile, infatti, la vittoria mancava da quasi 16 anni, per la precisione dal gennaio 2000, quando Nathalie Santer vinse la sprint di Ruhpolding.
Tra gli uomini, invece, l'ultimo ad imporsi è stato Lukas Hofer nella sprint di Anterselva nella stagione 2013-2014.
Wierer sfrutta al meglio una gara perfetta al tiro. Riesce a colpire tutti i bersagli, recuperando con la velocità d'esecuzione quanto perso sugli sci.
E pensare che la sua partecipazione alla 15 km in terra svedese è stata in dubbio fino ad un paio di giorni fa. Un malanno di stagione l'ha costretta, infatti, a saltare la staffetta di domenica, presentandosi così al primo appuntamento dell'anno non al massimo della condizione.
La forza mentale e la maturità di questa ragazza, appena venticinquenne, è semplicemente impressionante. Al poligono non ha la minima esitazione e riesce a resistere nell'ultimo giro al prorompente recupero di Marie Dorin Habert.
La francese domina letteralmente sugli sci, facendo realizzare il miglior tempo con un certo margine nei confronti di Makarainen. Dorin si rende, però, protagonista di due errori nella seconda sessione di tiro.
Non basta un ultimo giro incisivo per recuperare il margine accumulato e chiude, dunque, con 14 secondi di ritardo da Wierer. Al ritorno dal periodo di maternità l'atleta transalpina ha dimostrato di essere competitiva con le migliori: allo stato attuale è lei, insieme a Makarainen, la favorita per la sfera di cristallo.
Per adesso, però, il pettorale giallo lo indosserà Dorothea Wierer: vederla alla partenza della sprint di sabato con il simbolo del primato addosso sarà senza dubbio una grandissima emozione per lei e per tutti gli appassionati.
La sorpresa della giornata è rappresentata dall'ucraina Olena Pidhrushna, terza, anche lei con zero errori al tiro. In pochi avrebbero scommesso su una Pidhrushna così sul pezzo dopo un anno di inattività. La prestazione dell'atleta ucraina scalza dal podio due ragazze più quotate, ovvero la norvegese Tiril Ekhoff e la ceca Gabriela Soukalova, considerata da molti come la favorita della vigilia.
Entrambe commettono un errore che, a conti fatti, risulta fatale per le loro ambizioni di podio. Male Kaisa Makarainen, giunta ventiquattresima con ben 5 errori.
Tra le altre azzurre buona la prova di Federica Sanfilippo, trentesima con tre bersagli mancati. Nelle retrovie, invece, Karin Oberhofer e Nicole Gontier, rispettivamente sessantaquattresima ed ottantacinquesima.