La rovinosa caduta che ha posto anzitempo fine alla stagione di Anna Fenninger è stata solo l'ultimo di tanti colpi di scena preliminari che hanno stravolto i pronostici della vigilia della nuova stagione di Coppa del Mondo di sci alpino femminile, che prende il via sabato 25 ottobre con il classico vernissage di Sölden. Una perdita gravissima, quella della ventiseienne salisburghese, non solo per l'Austria - decimata anche dai tanti ritiri illustri di questa estate, su tutti Kathrin Zettel e Nicole Hosp - ma anche per l'intero circus dello sci, che deve fare a meno per tutta la stagione di uno dei personaggi più carismatici e d'impatto.
Ma soprattutto, il ko della Fenninger spalanca ancora di più le porte all'incertezza sulla nuova annata ormai alle porte. Ferma per un anno sabbatico Tina Maze e con Lindsey Vonn ancora costretta a rincorrere la forma ottimale dopo l'ennesimo intoppo di questa travagliata fase di carriera, viene probabilmente a mancare un dualismo forte che tenga viva e accesa la Coppa del Mondo fino alla fine (l'anno scorso la spuntò Fenninger su Maze solo all'ultima gare e per un misera manciata di punti). E allora via libera a nuove candidature: la più forte potrebbe essere quella di Lara Gut, che per talento, fascino e carisma non ha nulla da invidiare alle già citate colleghe. La bionda di Comano, qualora riuscisse a tenere a bada l'istinto di strafare che troppe volte l'hanno privata di gioie che parevano ormai in cassaforte, diventerebbe a tal punto una delle favorite se non la favorita per la coppona. Perchè nella sua faretra dispone di molte frecce, avendo dalla sua tanto le prove veloci quanto il gigante.
Una disciplina dove Lindsey Vonn, per fare un esempio, non ha più il feeling di un tempo. La fuoriclasse del Colorado, al netto delle sfortune seriali che l'han perseguitata da quel maledetto giorno ai Mondiali di Schladming, ha nelle discese e nei Super G punti di assoluta forza,e se dovesse dominare come negli ultimi tempi, nel discorso Coppa di Cristallo ci entrerebbe a pieno. Sempre stando in casa Stati Uniti, occhio a Mikaeal Shiffrin, che dopo aver vinto tutto ciò che c'era da vincere in slalom nell'arco di una stagione e mezza, punta ad allargare il proprio impero: nel corso dell'estate ha cominciato a studiare seriamente da polivalente, facendo i primi test di Super G. E chissà che non possa fare già il suo debutto sulle nevi di casa di Lake Louise, giusto per tastare un po' il terreno e mettere in cascina il primo fieno d'esperienza. Le resta da limare qualche dettaglio in gigante, dopodichè sarà veramente pronta per regnare a lungo sul circo bianco al femminile. Una menzione la merita anche Tina Weirather: a 26 anni la ragazza del Lichtenstein ha tutti i mezzi per poter dire la sua, a patto che - con l'aiuto degli dei dello sci - riesca a disdire l'abbonamento con la sfortuna che in più occasione le ha dato dolori in quantità molto maggiore rispetto alle gioie.
L'assenza di molte big apre porte su scenari positivi anche al clan azzurro. Difficile la lotta per la Coppa, molto più fattibile quella per i successi parziali: Elena Curtoni, Federica Brignone, le sorelle Fanchini e la giovane e promettente Marta Bassino - solo per fare alcuni esempi - sono pronte a giocarsi le loro carte. E ad approfittare, seppur in minor misura, del vuoto di potere creatosi quest'anno nella Coppa del Mondo di sci alpino al femminile.