Nella giornata di ieri il Comitato Olimpico Internazionale presieduto dal tedesco Thomas Bach ha fornito del crisma dell'ufficialità le candidature delle città in competizione per ospitare i Giochi estivi del 2024. Sono dunque cinque le sedi rimaste in lizza: quattro europee, Amburgo, Roma, Parigi, Budapest, e un'americana, Los Angeles, appena subentrata dopo la rinuncia di Boston. La decisione definitiva verrà presa nel settembre 2017 a Lima, Perù. Analizziamo insieme i vari progetti di ciascuna città.

ROMA. Dopo essersi tirato indietro nel 2012, il governo italiano ha deciso di puntare forte sulla città eterna per ospitare l'edizione numero XXXIII delle Olimpiadi moderne. Roma, che è stata sede dei Giochi estivi per la prima e unica volta nel 1960, cercherà di far leva sul fascino di una delle città più suggestive del mondo per convincere il CIO a riportare il braciere olimpico in Italia dopo 64 anni. Alcune strutture potrebbero essere riqualificate, come quelle dell'area del Foro Italico, mentre altre devono ancora essere presentate al CIO come di nuova costruzione. Sempre evocativa l'idea di far disputare la maratona sulle strade dei Fori Imperiali, dove nacque la leggenda di Abebe Bikila.

AMBURGO. La più piccola tra le candidate ai Giochi del 2024 ha avuto a sorpresa la meglio nel derby tutto tedesco sulla capitale Berlino, presentando un progetto in fase embrionale già relativamente dettagliato. Lo stadio da calcio e da rugby è già stato individuato nella zona di VolksPark (Parkstadium appunto), mentre il più importante Stadio Olimpico andrebbe costruito nella cittadella olimpica, in località Wilhelmsburgh. Il programma tennistico si svolgerebbe invece presso RotherBaum, su terra rossa, con il volley dirottato sulla BarclayCard Arena. La Sporthalle Arena potrebbe invece fungere da struttura per le gare di nuoto, mentre la maratona e la prova di ciclismo su strada avrebbero luogo nelle zone di Alster e Innenstadt.

PARIGI. Più indietro nella presentazione del progetto a cinque cerchi invece la Ville Lumiere, che non ospita i Giochi dal lontano 1924. A distanza di un secolo esatto, i francesi vorrebbero dunque tornare ad aggiudicarsi le Olimpiadi, anche se per il momento sono state segnalate praticamente solo le sedi distaccate per le gare di vela: suggerite Le Havre, La Rochelle, Brest, Marsiglia, Hyeres e Quiberon. Il sindaco parigino, Anne Hidalgo, ha tuttavia dichiarato che la capitale transalpina sarà pronta per candidarsi anche per l'edizione del 2028, lasciando intendere che al momento non tutto sembra essere a posto nell'organizzazione degli impianti e delle strutture.

BUDAPEST. Più volte sconfitta al fotofinish nelle edizioni precedenti, la città magiara si è mossa stavolta con buon anticipo rispetto alle rivali, essendo già stata indicata dal governo ungherese come candidata per le Olimpiadi del 2024 da oltre un anno e mezzo. Il progetto di Budapest si fonda sulla divisione delle attrezzature olimpiche tra le due parti della città, Buda e Pest, rispettivamente a est e a ovest del Danubio. All'avanguardia per le discipline natatorie, dove hanno avuto luogo già gli Europei del 2006 e del 2010 presso l'Alfred Hajos Swimming Center, la capitale magiara è reduce dall'aver ospitato manifestazioni iridate di altre discipline, come il triathlon e il cross country.

LOS ANGELES. Candidata dell'ultima ora, in seguito alla rinuncia di Boston, la città degli angeli è già stata in grado di recuperare il tempo perduto. Il progetto angelino, denominato L.A. 24, offre sin da ora una quantità di strutture da far invidia a tutte le altre candidate. Situata su un'area molto più estesa rispetto alle città rivali, la californiana Los Angeles ha immediatamente indicato alcuni dei suoi impianti più noti: dallo Staples Center al Nokia Theatre (per il L.A. live), dal Memorial Coliseum al Griffith Park, per non parlare delle strutture del campus di UCLA (University California at Los Angeles) e delle spiagge di Santa Monica, dove si terrebbero le prove di beachvolley. Nel progetto angelino sono indicate poi anche altre strutture, come il vecchio Forum e il Rose Bowl di Pasadena nella parte nord della città. Affascinante anche l'idea di far disputare le gare di golf e mountain bike ai piedi della collina di Hollywood, proprio presso Griffith Park, e non lontano dalla celeberrima Hollywood Boulevard.

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Andrea Russo Spena
Laureato in giurisprudenza, con una passione senza confini per lo sport. [email protected]