Gianmarco Tamberi a 2.34. Colonia, Germania, il Salto in Alto azzurro vive una notte di emozioni inattese. Mentre l'occhio dell'Atletica si divide tra Trials e Diamond League - in agenda le tappe di Parigi e Losanna - il Salto in Alto sorride all'Italia in terra teutonica. Nuovo primato nazionale all'aperto, un cm oltre il 2.33 datato di Benvenuti e il 2.33 recente - ad Oslo - di Marco Fassinotti.
Tamberi diventa il miglior azzurro di sempre all'aperto e eguaglia la miglior misura in assoluto, a firma Fassinotti. Due volte a 2.34 Marco, ma sempre al coperto. Si rinnova il duello più bello dell'Atletica italiana, il composto Fassinotti e l'incontenibile Tamberi.
Figlio d'arte Gianmarco, il papà campionissimo della medesima specialità, carattere esplosivo, un mix di emozioni e sensazioni, sprigionate in pedana. A 23 anni la parabola è in netta fase ascendente, Tamberi è battito ritmato, rincorsa, stacco, urlo, è adrenalina, semplicemente. Fassinotti è invece più in controllo, gestisce con maturità il palcoscenico, "racconta" meno in pista di Tamberi. Opposti, destinati a scontrarsi. Nel mezzo Silvano Chesani, anche lui ben oltre i 2.30.
Nella specialità più in voga dell'atletica mondiale, con il primato di Sotomayor in pericolo, l'Italia vive un periodo di crescita costante, una "primavera" insospettabile. Nel cielo dell'Atletica, tra i balzi sinuosi di Barshim e i regali voli di Bondarenko, c'è spazio per uno spicchio d'Italia. Tre azzurri si sfidano, per migliorare e migliorarsi, per avvicinare il mondo.