Gara incredibile a Stoccolma quella del libero femminile nella finale per l’assegnazione del titolo europeo di pattinaggio. Non c’è storia, è un podio a senso unico. La Russia, ed era nell’aria dopo il programma corto, si aggiudica le tre medaglie in palio come non accadeva da tredici anni, da Losanna 2002. Senza la campionessa olimpica Sotnikova e quella uscente Lipnitskaya in pista, il risultato non cambia.
Elizaveta Tuktamysheva è la nuova campionessa europea. A trionfare è colei che ha dominato questo primo stralcio di stagione. La diciottenne, più esperta delle tre, ha imposto il proprio nome in ogni competizione che conta. Da settembre ad oggi sono nove le gare disputate. Sette vittorie e due secondi posti. Dopo aver trionfato nel circuito Isu Challenger Series, la giovane russa si è imposta nel più importante Grand Prix. Vincendo la finale di Barcellona, la prima della sua nazione a riuscirci dopo la Slutskaya, la Tuktamysheva è riuscita ad abbattere il muro dei 200 punti dimostrando una costanza di rendimento impeccabile. Ed oggi, scesa sul ghiaccio per penultima, ha saputo tener salda la concentrazione e con una prova pulita, priva di errori o sbavature, è riuscita ad invertire la classifica del corto che la vedeva seconda a poco più di un punto dalla giovanissima connazionale Radionova. Con un programma che perfettamente si addice alla sua personalità, fatto di potenza, entusiasmo e sensualità, la Tuktamysheva chiude con un totale di 210.40, con un 73.15 di valutazione tecnica. Lei che fu bronzo nella competizione continentale nel 2013 è riuscita a lasciarsi alle spalle la stagione passata, davvero deludente. Esclusa non solo dalla squadra per gli Europei ma anche dalla spedizione per Sochi e da quella per i Mondiali di Saitama, con l’aiuto di Mishin, oggi è salita sul tetto d’Europa.
Seconda, oggi come nella finale di Gran Prix, la giovanissima sedicenne Radionova. La nuova stella del pattinaggio russo, dalla personalità frizzante e contagiosa, palesa la gioia di pattinare ad ogni passo che imprime sul ghiaccio. Scesa in pista per difendere il momentaneo primo posto ottenuto dopo un ottimo programma corto si è dovuta accontentare dell’argento europeo con un punteggio altrettanto stellare: 209.54. A distanziare le due connazionali meno di un punto. La campionessa mondiale juniores ha mostrato tutta la determinazione e la capacità di sopportare il peso della pressione e la tensione di una gara davvero importante.
A chiudere il podio, un’altra atleta russa, Anna Pogorylaia. La giovane meno quotata dello squadrone russo conferma il terzo posto ottenuto dopo il programma corto chiudendo con 191.81. Punteggio eccellente ma il distacco maturato dalle due connazionali evidenzia il livello altissimo raggiunto dalla campionessa e dalla vice campionessa europea.
Comunque il debutto delle due sedicenni ha del sorprendente.
Piazzamenti di prestigio per le sorelle e atlete di casa Joshi e Victoria Helgesson. Rispettivamente quarta e quinta conquistano il pubblico con due liberi davvero convincenti. Peccato per la brutta caduta sul triplo-toeloop di Victoria a metà programma sporcato poi da qualche altra imprecisione. Season best per entrambe.
Ottimo l’ottavo posto conquistato dalla nostra portacolori, Roberta Rodeghiero. Sulle note di Evita, l’atleta azzurra, chiamata al difficile compito di raccogliere il testimone di Carolina Kostner e Valentina Marchei, commette solo una piccola sbavatura all’ultimo salto ma con una prova ottima evidenzia il suo stato di forma e il grande lavoro svolto soprattutto per quanto riguarda le componenti artistiche. Dall’undicesimo posto del corto, complice l’assenza forzata dell’ultimo momento di Kiira Korpi, l’azzurra risale ben 3 posizioni chiudendo nelle prime dieci con un punteggio di 154.51.Il suo piazzamento consente all’Italia di schierare due pattinatrici a Bratislava 2016.