Giornata storica in quel di Rybinsk. Lo Sci di Fondo è teatro di un'impresa azzurra. Federico Pellegrino si conferma il più forte nelle Sprint a tecnica libera e inanella il terzo successo consecutivo, come mai nessuno in passato. Mancano alcuni avversari di prestigio, Northug su tutti, ma l'affermazione di Pellegrino è al di sopra di ogni sospetto. Una performance che si dilata dalle qualificazioni fino alla finale, senza incertezze. A esaltare il capolavoro il novero dei piazzati. Quattro atleti di casa devono inchinarsi di fronte all'azzurro. Ustiugov, Parfenov, Kriukov e Pethukov, tutti messi in fila da Pellegrino, battuti, come nella gara distance del giorno precedente da Cologna. Un altro azzurro supera la prima fase, Simone Urbani, per poi cedere in batteria. Pellegrino sale così in testa alla classifica di specialità a tre gare dal termine.
Storia, anche al femminile, perché lo strapotere norvegese trova la sua fine. A onor del vero mancano tutte le punte di diamante della nazionale scandinava, ma il risultato resta comunque rilevante, vista la striscia di 27 successi. A trionfare è la svedese Jennie Oeberg, davanti alla rediviva Matveeva e alla Van der Graaff. Successo col brivido, vista la caduta della stessa Oeberg in batteria. La svedese ruzzola a terra, ma prontamente si rialza, chiudendo nelle prime posizioni. Semifinale e finale non presentano poi particolari problemi. Dotsenko, Diggins e Slind completano il quadro delle sei finaliste.
La migliore di casa Italia è la Vuerich, giunta in semifinale, fuori prima Debertolis e Laurent.