Kitzbuhel è preda della nebbia, la visibilità, scarsa, rivoluziona la giornata più attesa sulla mitica Streif. Il maltempo, ancora una volta, cambia i piani e il leggendario teatro della discesa si trasforma, ridimensionandosi. Si sceglie di correre, perché così impone lo spettacolo. Il pubblico gode a metà, perché la gara perde fascino e incertezza, dimezzata, due ore dopo il previsto start. Vince Jansrud, di un niente. Due maledetti centesimi costano a Paris l'incredibile doppietta nel tempio dello sci. Due centesimi che "sbocciano" da un finale rapidissimo, in cui il norvegese sceglie la scorrevolezza, lasciando qualcosa in precisione, mentre l'azzurro, in linea, perde quel minimo di velocità necessaria nel tratto conclusivo.
Succede così che il re del Super G debba inchinarsi, proprio in un tratto a lui di norma favorevole e lo scandinavo trovi pronto riscatto dopo la debacle di ieri. Meno di un minuto a Kitz per completare la discesa e già questo porta numerosi interrogativi sulla veridicità della prova. In tanti raggruppati in una manciata di centesimi, con Fayed bravo a prendere al balzo l'occasione, salendo sul terzo gradino del podio.
L'Austria si accontenta della quarta piazza del ritrovato Streitberger, mentre la giornata dell'Ital-Sci è ingigantita dalla sesta piazza di Innerhofer e dalla setttima di Heel. Per Innerhofer un colpo importante, dopo le sensazioni maturate ieri. La lunghezza ridotta aiuta l'azzurro, a corto di allenamenti, e contribuisce al buon esito finale.
Domani si parte per l'ultima tappa del week-end di Kitz. In programma uno Slalom, con Hirscher pronto a rirpendersi la scena in Coppa.