Lo sci alpino acclama la sua nuova Regina. Bionda, americana, fascinosa: in un nome, Lindsey Vonn. Da oggi la più vincente di sempre, ora che anche la grande Anne Marie Pröll è stata eguagliata - ieri - e superata: il suo record di 62 vittorie (altra epoca, altro sci, quando ad esempio il Super G ancora non esisteva) ormai è storia passata.
Perchè la storia recente, e futura, l'ha fatta Lindsey Vonn. Nella "sua" Cortina: perchè qui tutto cominciò nel lontano 2004, quando un allora diciannovenne Lindsey Kildow salì per la prima volta sul podio in Coppa del Mondo. Da lì l'inizio di un cammino trionfale, fatto di tanti successi ma anche di tanti dolorosi infortuni, l'ultimo dei quali - nel 2013 durante il Super G mondiale - sembrava avesse messo definitavamente fuori gioco la fuoriclasse statunitense: un lungo calvario, poi il rientro definitivo a Lake Louise. Un trionfo. Culminato nel capolavoro di oggi, la vittoria numero 63.
Le fan da valletta, in questo giorno di gloria, Anna Fenninger e Tina Weirather, che prenotano il loro posto in questa prestigiosa foto ricordo, ma che sulla neve prendono distacchi abissali: 85 centesimi l'austriaca, 92 la figlia d'arte che vien dal Lichtenstein. Tina Maze si prende quasi un secondo, così come la giovane austriaca Cornelia Huetter.
Niente gloria nemmeno in casa Italia: la splendida Daniela Merighetti di ieri, terza in discesa, oggi incappa in una brutta caduta sullo Scarpadon e finisce in ospedale per accertamenti, dopo aver preso anche una tremenda botta contro un palo. Davvero un peccato, perchè anche oggi la bresciana stava andando forte. La migliore delle nostre è allora Nadia Fanchini, ottava a 1"57, mentre Francesca Marsaglia ed Elena Curtoni si accodano all'undicesimo e al dodicesimo posto, separate da un solo centesimo.