Vincere ad Kitzbuhel e a Wengen, a soli dodici mesi di distanza, è un'impresa per pochi eletti. Lo è ancora di più se nel mentre devi affrontare un'operazione di ernia del disco. Hennes Reichelt ci riesce e si colloca di diritto tra i grandissimi della disciplina.
Non è mai semplice vincere sulla Lauberhorn. La lunghezza asfissiante del tracciato, gli interminabili tratti di scorrimento, il salto dell’Hundshopf, la Minschkante e la terribile Kernen esse: la discesa di Wengen è un classico dello sci alpino non per caso.
La muraglia di bandiere elvetiche al traguardo la rendono ancora più immortale.
Reichelt riesce a domare la Lauberhorn e ad ammutolire la straordinaria folla svizzera. Ci sono due padroni di casa al comando quando scende il campione austriaco. Beat Feuz e Carlo Janka, già vincitori a Wengen rispettivamente nel 2012 e nel 2010, indossano missili al posto degli sci e disegnano curve impeccabili.
La Svizzera già pregusta un trionfo assoluto di bandiere crociate, quando arriva Reichetl a rovinare i sogni di gloria elvetici.
Il punto chiave della sua discesa è la esse finale. Spettacolare la sua interpretazione di questo tratto pista, storicamente tra i più impegnativi della Lauberhorn. In tanti hanno vinto e perso la discesa di Wengen negli ultimi secondi di gara, quando le gambe tremano sopra gli sci, ma la pendenza e la pressione non ti lasciano tregua. Nel corso degli anni gli organizzatori hanno reso più agevole la storica esse finale, ma continuasempre e comunque a fare la differenza.
Reichelt imposta una traiettoria perfetta, volando sul traguardo davanti a Feuz e Janka. Quarto un altro elvetico, Patrick Kueng, vincitore a Wengen l'anno scorso. Quinto uno Jansrud a corrente alternata. Servirà un cambio di marcia al norvegese per contendere ad Hirscher la coppa del mondo assoluta.
Per Reichelt si tratta della seconda vittoria stagionale, dopo il successo ottenuto nel super G di Beaver Creek, ed arriva in un momento chiave della stagione.
Tra una settimana, infatti, ci sarà la gara di casa di Kitzbuhel e poco dopo i mondiali americani. Un Reichelt in queste condizioni sarà un rivale temibilissimo per tutti, Jansurd e Paris sono avvisati.
Male oggi gli azzurri. Un fine settimana da dimenticare per Fill, Innerhofer e Paris. Tra la supercombinata di venerdì e la gara odierna, gli azzurri hanno dimostrato uno scarso feeling con la pista. Il migliore alla fine sarà Heel diciottesimo, Paris, invece, chiuderà 19°. Si attende un riscatto già a partire dal prossimo weekend, quando il ghiacciaio di Kitz potrebbe sorridere ai nostri atleti.