La consacrazione in un luogo culto del Biathlon. Johannes Boe suona la settima sinfonia di una carriera che corre veloce, di pari passo al talento, nella cornice di Ruhpolding. Settima vittoria assoluta, in una giornata in cui tutte le componenti si fondono perfettamente, regalando al talento scandinavo gloria e successo. Il passo, sci ai piedi, stronca i rivali più pericolosi, la precisione al tiro crea un ulteriore solco.
Una ritrovata Germania prova a far la voce grossa, dopo la sconfitta in staffetta, ma è ancora piazzata. Schempp, battuto da Svendsen nella gara a squadre, si inchina al più forte avversario, chiudendo una ventina di secondi dopo (24.5), Peiffer è lontano.
Si ferma invece ai piedi dei primi tre Anton Shipulin, nuovamente protagonista. Il russo gode della giornataccia di Martin Fourcade e si avvicina nella classifica assoluta. Controprestazione inattesa per il transalpino, apparso devastante alla guida della Francia. Due errori e ventiseiesima posizione al traguardo.
Anonima performance del citato Svendsen. Un'incertezza a terra complica la corsa del norvegese, in una sprint in cui sugli sci non arriva l'attesa differenza.
Cade l'Italia e il tonfo è pesante. Windisch, il migliore, è 34°, De Lorenzi, in progresso, 40°, Bormolini 47°, Hofer, disastroso a terra - 4 errori, 5 in totale - addirittura 89°.