Ci prende gusto la Repubblica Ceca, la vittoria, attesa per anni, è ormai di casa. La doppietta, dopo il successo di Oberhof, si confeziona a Ruhpolding in un sacro teatro del Biathlon. Il quartetto aperto da Puskarcikova e chiuso da Vitkova mette un veto importante sulle altrui candidature fin dall'avvio. Con materiali ottimi e una perfetta predisposizione al tiro, la Repubblica Ceca crea un'imprevedibile selezione già in prima frazione. Al cambio, Soukalova aumenta ulteriormente il gap, approfittando delle incertezze delle compagini più pericolose. La Germania è tradita da una tiratrice provetta come Preuss, costretta al giro di penalità, e si deve accontentare della guerra per il podio.
Le tedesche, con Dahlmeier in quarta, cedono il passo alla Bielorussia di Domracheva. Il distacco, dalla vetta, è però abissale, ben oltre il minuto. In quarta piazza la Norvegia, a 2'40, a quasi 4 minuti la Francia, sesta, a testimoniare il solco creato dalla Repubblica Ceca con il resto del contingente.
L'attesa per l'Italia si spegne già in avvio, quando Dorothea Wierer, la miglior arma azzurra, si inceppa al tiro e confeziona un disastro a terra, percorrendo due volte l'anello. Usciamo dai giri di penalità con un considerevole ritardo e quando parte Gontier, in seconda, il cronometro condanna già ampiamente la spedizione italiana. Il resto, con Vittozzi e Oberhofer, porta a una gara di rincorsa, chiusa al nono posto.
RUHPOLDING - STAFFETTA FEMMINILE
1. REP.CECA [CZE] (0+7) 1:23'57"7
2. BIELORUSSIA [BLR] (0+6) a 1'13"3
3. GERMANIA [GER] (1+6) a 1'39"3
4. NORVEGIA [NOR] (0+13) a 2'39"2
5. UCRAINA [UKR] (0+7) a 2'49"7
6. FRANCIA [FRA] (0+17) a 3'55"3