L'attesa è durata a lungo: più di un anno per l'Italia ed un'intera attività agonistica per Stefano Gross. Il primo posto dell'atleta trentino nello slalom speciale di Adelboden regala finalmente all'Italia una vittoria che mancava da più di anno e a Gross il primo successo assoluto in Coppa del Mondo.
Splendido il nostro rappresentante, capace finalmente di disputare un'intera frazione senza sbavature. Dopo il quinto posto della prima manche, nella seconda tira fuori un numero da campioni.
Il muro finale è il teatro perfetto per interpretare il ruolo da protagonisti. E Gross lo fa alla perfezione, con personalità, talento e voglia di togliersi di dosso l'etichetta di incompiuto.
Lui che a più riprese ha dimostrato di valere i primi. Non per ultimo ai Giochi Olimpici, dove per soli cinque centesimi ha mancato il podio.
Un'imperfezione che evidentemente non poteva durare a lungo e che trova la sua completezza in uno scenario incantevole come quello di Adelboden.
Il pendio svizzero deve la sua storia al gigante, ma vincere in un luogo sacro come questo ha sempre un certo peso.
E trionfare in questo modo è ancora più bello. Perchè Gross si è trovato a dover rimontare e soffrire fino all'ultimo centesimo di secondo. Due per la precisione i centesimi che separano l'azzurro da Fritz Dopfer. Il tedesco soffre palesemente la pressione di aver chiuso la prima manche al comando e sciupa un vantaggio di ben 99 centesimi, la metà gettato al vento negli utlimi venti secondi di gara, dove si inchioda e perde velocità.
Terzo e ancora una volta sul podio Marcel Hirscher. Il leader della Coppa del Mondo assoluta chiude con soli tre centesimi di ritardo rispetto a Gross, ma si assicura il primato anche nella classifica di Coppa del Mondo di specialità, per via dell'uscita prematura di Neureuther nella prima frazione
Davvero convincente la prova di squadra degli azzurri. Fa ben sperare soprattutto il quarto posto di Giuliano Razzoli, costantemente in crescita dall'inizio dell'anno. L'emiliano guadagna ben cinque posizioni nella seconda manche e chiude ai piedi del podio.
Peccato per Patrick Thaler, secondo al termine della prima parte di gara e poi uscito nella seconda quando si stava giocando un posto tra i primi tre.