Oestberg e Krogh, nomi nuovi, volti freschi di uno Sci di Fondo in continua evoluzione. Al femminile, nel duello a distanza tra Marit Bjoergen e Therese Johaug, con la più forte di sempre che allunga grazie alla miglior attitudine a un format come la Sprint, pur palesando stanchezza dopo la prova in classico - oggi quarta al traguardo Marit - si inserisce un'altra norvegese, Ingvild Flugstad Oestberg. A Davos è un assolo dal primo metro di qualificazione fino all'ultima spinta di una finale senza storia, chiusa a braccia alzate. Ai piedi della Oestberg sventola, nuovamente, bandiera norvegese. Falla e Brun-Lie completano il podio, mentre l'Italia si consola, parzialmente, con Gaia Vuerich, oggi 28°, unica a superare lo scoglio delle qualificazioni.
Poi c'è Krogh, 24 anni, come Oestberg, la stessa grinta, la stessa voglia di emergere. Anche lui trionfa, alza al cielo i bastoncini, ben prima dell'arrivo. La gara - strano a dirsi per una sprint - la vince al via, attaccando, fin da subito. Gli avversari, pensierosi, perdono il passo, si crea quel gap che il tracciato non ricuce. Non c'è paura in Krogh, si guarda avanti, verso lo striscione conclusivo, mentre dietro si dannano l'anima per riaprire la contesa. La foga costa a Brandsdal la seconda piazza, occupata da Gloersen, per l'ennesima tripletta di stampo norvegese. Sesto Northug, undicesimo il nostro Pellegrino. L'azzurro è il migliore delle qualificazioni, ma non trova, in semifinale, il giusto abbrivio.
Ordine d'arrivo femminile:
1. ØSTBERG Ingvild Flugstad (NOR)
2. FALLA Maiken Caspersen (NOR)
3. BRUN-LIE Celine (NOR)
4. BJØRGEN Marit (NOR)
5. WENG Heidi (NOR)
6. NILSSON Stina (SWE)
Ordine d'arrivo maschile:
1. KROGH Finn Hågen (NOR)
2. GLØERSEN Anders (NOR)
3. BRANDSDAL Eirik (NOR)
4. PETUKHOV Alexey (RUS)
5. HALFVARSSON Calle (SWE)
6. NORTHUG Tomas (NOR)