GOD BLESS AMERICA. È un capolavoro quello che la squadra americana mette in pista per la seconda discesa libera della stagione, ancora sulla neve canadese di Lake Louise, oggi come ieri. Prima, seconda e terza: non ce n’è per nessuno. Un dominio assoluto.
Bravissime Stacey Cook e Julia Mancuso al traguardo seconda e terza. La Cook conferma ancora una volta quanto senta sua questa pista, lei che due stagioni fa andò due volte sul podio proprio qui timbrando i suoi migliori piazzamenti in carriera. La Mancuso dal canto suo lascia qualcosa per una perdita di aderenza chiudendo a soli 8 centesimi dalla connazionale. Ma dimostra di rappresentare sempre un’insidia in questa disciplina.
Il vero capolavoro lo costruisce però, con tenacia e tanta classe, la regina della velocità, Lindsey Vonn. Non ce ne vogliano le compagne di squadra ma i plausi son tutti per lei. Le parole difficilmente riescono ad esprimere la grandezza di questa atleta. Al rientro ieri, in una gara chiusa con un’ottima ottava posizione, oggi si porta a casa la vittoria, quella che conta, per tantissime ragioni. Perché dopo un lungo stop, una caduta, le urla di dolore, il recupero, un nuovo stop in allenamento che ti taglia fuori ancora una volta dalle gare, tornare un fine settimana di dicembre e dimostrare che poco è cambiato è proprio solo di chi è davvero grande. Con il pettorale numero 12 scia come sa: fluida, potente, incrementa anche in quel tratto fiale che ieri l’aveva tradita per stanchezza. Chiude con un tempo che abbassa di mezzo secondo quello realizzato ieri da Tina Maze e che le è valso il gradino più alto del podio. È un trionfo che vale la vittoria numero 60 in Coppa del Mondo, il 140esimo podio in carriera. Quello che impressiona è che non ci sono condizioni di forma o climatiche che tengano: anche dove le altre atlete stentano e fanno fatica lei è imperiosa e sempre presente a se stessa.
È la prima tripletta americana in Coppa del mondo per lo sci alpino femminile.
Molto bene anche l’altra americana, Lauren Ross, ieri giunta quarta oggi sesta. C’è gloria anche per i colori di casa con l’ottimo quarto posto della ventiseienne Larisa Yurkiw ampiamente in gara per il podio fino al terzo rilevamento cronometrico. La canadese timbra comunque il proprio miglior piazzamento in discesa dopo il sesto posto dell’anno scorso ad Altenmarkt. Quinta la tedesca Rebensburg. Ottima settima posizione per la nostra Elena Fanchini, ieri dodicesima. Buona la gara dell’azzurra ultima a vincere una discesa a Lake Louise per i nostri colori. Decisamente molto meglio nella parte centrale dove ieri aveva accusato il suo ritardo. È lei la migliore tra le nostre atlete.
Deludono, una ad una, tutte le migliori. Mancano la riconferma le tre a podio ieri. Tina Maze, vincitrice ieri e saldamente in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo, commette un grave errore in uscita da una curva verso destra e perde tantissimo ma è bravissima a rimanere nel tracciato. Chiuderà ottava. Anna Fenninger pur senza particolari errori accusa molto nel tratto finale non riuscendo a ripetere il secondo posto di ieri. Sarà nona al termine della gara. Anche Tina Weirather pur dimostrando una forma fisica in notevole crescita non riesce a confermarsi dopo lo splendido terzo posto di ieri e con una gara normale, chiude dodicesima.
Buona prova anche oggi per l’austriaca Huetter giunta decima. Ieri fu quinta. La giovanissima, classe ’92, ha davvero margine di crescita. Bene anche la connazionale Schimdhofer undicesima. Solo quindicesima Lara Gut; condizioni di forma davvero poco convincenti quelle della svizzera. Molto più indietro la campionessa olimpica Dominique Gisin.
Per quanto riguarda le altre azzurre, è 17esima Verena Stuffer, 23esima Dada Merighetti, 34esima la Schnarf. Dopo il pettorale numero 30 la gara è anche stata sospesa per le condizione climatiche proibitive.
Domani, a chiudere il week-end canadese del circo bianco femminile, in programma il Super G.